giovedì 27 dicembre 2007

Anteprima : Natale in crociera

Puntuale come ogni anno, giunge l'ennesimo lungometraggio natalizio di parenti e de sica...
Come ogni anno non si smentisce mai... è sempre peggio!
Tra breve pubblichero' la recensione del film che, credetemi, si rivelerà tutt'altro che positiva.

Ecco il "trailer".



p.s.

sento la mancanza dei bei vecchi film natalizi... ridateci "mamma ho perso l'aereo" !!!

domenica 16 dicembre 2007

Recensione: 1408



Nel panorama cinematografico internazionale è possibile assistere a delle piccole eccezioni che si elevano dalla massa, dei piccoli lampi di genio che mi motivano a sperare ancora in un cinema che sia creato per lo spetttatore e non per gli azionisti.
Uno di questi meritevoli e interessanti prodotti è certamente "1408 " di michel harstfrom, regista danese che ha riprodotto in 35 mm il breve racconto di stephen king apparso nella raccolta "tutto è fatidico".


Il concept dello storyline sà di risaputo ma è il modo con il quale è sviluppato che sorprende.


Michael Enslin è uno scrittore di libri fanta/horror il cui principale intento nella vita è quello di riuscire a carpire una prova dell'esistenza della vita oltre la morte.

Michael è ,peraltro, scoinvolto per la prematura scomparsa della figlia, ( il motivo della sua morte non è spiegato nel dettaglio ,ma si puo' chiaramente osservare che la bambina perisca a causa di una malattia incurabile) che ha portato alla separazione dalla moglie.

Se la vita privata di michael è caotica, la sua vita lavorativa è addirittura terrificante.

Lo scrittore passa intere notti nei posti rinomatamente infestati da spettri per poterne finalmente testimoniare l'effettiva esistenza.

Sfogliando le lettere ricevute ,michael trova una cartolina del dolphin hotel (cartolina che ,non ci è dato saperlo, sembra essergli stata spedita dal proprietario stesso del'hotel) che lo invita a non entrare nella stanza 1408.

Lo scrittore tenta in tutti i modi di convincere telefonicamente a prenotare la stanza, ma senza successo.

Decide ,quindi, di partire per new york e parlare di persona con MR. Olin, il direttore del dolphin hotel, il quale dopo una estrema pressione a non entrare nella camera 1408, desiste e consegna a michael le chiavi.

Inizia cosi', per lo scrittore un turbinoso percorso allucinogeno nella stanza 1408 che porterà ad un'inattesissimo finale che svelerà ,velatamente, la verà identità di Mr. olin e della natura della stanza maledetta.


Estremo, allucinante, invasivo e sottilmente cinico. Quali migliori aggettivi per commentare 1408?

Lo spettatore assiste ad una sorta di viaggio introspettivo del protagonista, che matura grazie agli eventi accaduti nella stanza.

Il percorso è cosi' ben strutturato che immedesimano lo spettatore con tale realismo da renderlo partecipe della pazzia e dell'incredulità del bravissimo protagonista (john cusack: perfetto, non si puo' definirlo in altro modo).

Pare di assistere ad una seduta piscoterapeutica che debba espiare dalle proprie colpe e dai propri pensieri, cio' si rivela essere sia un pregio, che un difetto.

Da una parte concede al film quella sana dose di personalismo che manca in tutte le produzioni piu' altisonanti e concede allo spettatore di immedesimarsi nel protagonista della storia che rimane sempre e in ogni caso il fulcro del film.

D'altro canto, invece, costringe il film ad una serie di sezioni dal ritmo estremamente lento, non in linea con le restanti scene cariche di phatos e tensione.

La regia è dinamica e segue le azioni del protagonista (lo potrete notare voi stessi) con sicurezza ma senza mai trascinarvi nella scontatezza, giacchè la fotografia risulta sempre essere in linea con le relative situazioni : buia e spettrale nelle situazioni piu' cupe e incredibilmente realistica a colorita nelle scene piu' adrenaliniche (vedi finale).

Da osservare ,un pregievole omaggio a quel capolavoro che è "shining" di stanley kubrick, quando la stanza cade nel gelo ,innevata.

Da sottolineare anche le prime scene nella stanza ,in cui michael, viene attaccato da un maniaco con una accetta... sia l'espressione del manigoldo che le movenze sceniche ricordavano molto la storica scena in cui jack nicholson sfonda una porta con un ghigno malefico.

La caratterizzazione sonora si compone di una colonna sonora nei limiti dell'accettabile senza lodi, ma sufficienti.

Impressionanti gli effetti sonori ,dalle semplici urla agli stridolii di sottofondo.

Eccezionale l'interpretazione del protagonista john cusack (attore che apprezzo molto) e del sempreverde samuel l. jackson che dona a mr. olin quella giusta dose di cinismo e mistero che si rivelerà essere una mera copertura nel finale del film.

1408, risulta essere un prodott da apprezzare nella sua integrità, non esente da difetti, che rappresenta dopo "cuori in atlantide" la miglior trasposizione cinematografica di un racconto di stephen king.

domenica 25 novembre 2007

Anteprima: 1408

Ho appena visionato 1408, lungometraggio statunitense con joan cusack e samuel l. jackson, basato sul racconto di stephen king.

Approfondita e precisa analisi verrà pubblicata nei prossimi giorni.

Nel frattempo vi lascio al trailer.


domenica 18 novembre 2007

Recensione: Elizabeth , the golden age

Data l'eccessiva mole di impegni e di film in sala ho chiesto alla mia collaboratrice lisa di scrivere una recensione del film "elizabeth the golden age"

"Prima di vedere il film Elizabeth, non sapevo di preciso cosa aspettarmi. Subito pensavo si trattasse di qualcosa a livello molto storico e piuttosto noioso, ma guardando i trailer e conoscendo il contesto mi sono detta che ne valeva la pena.
Il film, ambientato durante la monarchia di Elisabetta I, narra di come Filippo II di Spagna, cattolico, sia deciso a togliere la corono alla regina protestante attraverso a una sorta di “guerra santa”
Oltre agli avvenimenti storici però si darà spazio ad avvenimenti di vita quotidiana, arrivo di nuovi personaggi, come l’avventuriero Rahleigh, che sarà un punto importante per la regina.
Il film non si occupa solo di raccontare i fatti secondo la storia, ma anche di mostrare il lato umano dei personaggi, delle loro emozioni e abitudini. All’inizio infatti si mostra il potere incontrastabile della regina, che però nel corso della storia tentenna, rivelando le sue debolezze e sentimenti come l’amore.
Nel film i dettagli sono molto ben curati, spiccano i colori e la regia dimostra la sua validità. Attraverso le perfette inquadrature le sensazioni trasmesse sono amplificate, come ad esempio la figura della regina in piedi sulla scogliera, di fronte a un immenso mare in burrasca e il cielo plumbeo.
Il personaggio di Elizabeth è molto complicato, si deve mostrare come una regina impeccabile, amata dal popolo, ma anche lei è umana, e come tutti ci sono momenti in cui deve ammettere a se stessa le proprie debolezze.
È confusa dall’amore, l’invidia verso la sua cortigiana favorita (Elizabeth) a cui è motlo affezionata, si vede come abbia paura di fronte a una guerra incombente, e a lei spettano molte decisioni, ma sarà in grado di rialzarsi e a mostrare a tutti la sua grandezza.
In definitiva la storia mostra come una regina da sola, sappia come mandare avanti il suo paese, senza arrendersi e continuando a lottare, anche contro i suoi sentimenti se necessario, e come viene citato nel film “e voi signora, siete una donna di rara grandezza.”
Lisy
Ringrazio ancora la mia collaboratrice lisa, per il suo primo (e non ultimo) articolo su 9 millimetri.


ecco il trailer

Recensione: Come tu mi vuoi


Il cinema per ,e sui, teenagers è corroborato da una serie di catastrofiche idiozie e di film ricchi dai buoni propositi che riescono nell'intento di attrarre una discreta mole di quel semplciotto pubblico che siamo noi teenagers.
Pare che questo "come tu mi vuoi" faccia parte di un categoria ancora piu' bassa e infida,che io adoro definire "le stronzate colossali" .
Non sono mai stato cosi' duro e imparziale con un'opera da me recensita, ma credetemi, che nonostante alcuni buoni e doverosi aspetti positivi, questo film mi ha deluso.
Giada è la tipica studentessa universitaria da 110 e lode, vita privata inesistente ,bruttina che fatica a mantenersi gli studi dando ripetizioni in ogni tipologia di materia.
Casualmente viene a conoscenza di Riccardo ,un superstandardizzato figlio di papa' , feste,donne e sfarzo, sono parte integrante della sua vita (come ama definirlo la capotondi :insapore, inodore incolore...) .
Inizia per giada il disperato tentativo di conquistare il ragazzo , modificando completamete il suo modo di essere e il suo look, per fingersi piu' sensuale e attraente..
Vuoto, incolore ,inodore e insapore.... non è solo una battuta della capotondi... ma anche i termini che meglio definiscono questo film.
L'idea portante del film è completamente basata su un concetto ripugnante: "cambio me stessa per poter piacere al figo di turno".
Idea, purtroppo largamente diffusa e nel mondo reale e nel mondo cinematografico, si sentiva forse il bisogno di elevarla a status del mondo del cinema?
E' questa sensazione di vuotezza , l'impressione di assistere ad un enorme spot publicitario ,che infastidisce.
Diciamolo, 2 o 3 buone idee potrebero esserci.
Seppur banale ,la storia regge , è buona l'idea dell'avvicinamento dei 2 protagonisti tramite il corso di recupero... ma personalmente un buon attacco per la trama non rende migliore un film...
La regia, non a caso, è di un novellino, Volfango de biasi.
Noto le buoni intenzioni di quest'ultimo di proporre un film quantomeno decente, ma consiglierei di cimentarsi in altri generi, poichè dopo "notte prima degli esami" il genere (e il cast) dei teen movie italiani è sin troppo saturo e ripetitivo.
Il cast, infine, si compone di attori esageratamente noti al pubblico italiano, Nicolas Vaporidis che sembra albergare nel cuore di ogni donzella, nonchè in quello di ogni regista italiano e pare essere presente in ogni teen movie da 3 anni a oggi.Il giovane attore sa' fare il suo mestiere e il ruolo del giovane rampollo riccone gli si cuce perfettamente addosso e sa interpretarlo con convincente realismo.
Infine, Cristiana Capotondi, la cui ascesa pare inarrestabile dai tempi di notte prima degli esami, si esibisce in una performance sottilmente inverosimile...
Vi pare possibile che una studentessa bruttina e arguta possa mutare improvvisamente a giovine gnocca di periferia? modificando ogni sua abitudine e tutti i fattori ad essa legati?
Se da un lato, la sua interpretazione risulta sufficientemente convincente, il ruolo impostole dalla sceneggiatura non si adatta alle doti della giovane attrice.
La mancanza di profondità che permea il film, rende gli attori burattini di carne nelle mani degli sceneggiatori, ne deriva una sensazione di opprimente noia e scontatezza che rende il film un prodotto assai evitabile.
Giudicate voi, gurdando il film, in programmazione al cinema silvio pellico di Saronno.
Vi lascio al trailer.


lunedì 12 novembre 2007

Anteprima: cloverfield

Gironzolando per la rete mi sono imbattuto in alcune notizie riguardanti CLOVERFIELD,segretissimo e misterioso progetto in cui neanche la veridicità del titolo è stata ufficializzata (difatti dovrebbe presto cambiare nome in WRECK).

Tutto il materiale che ci puo' fornire alcune indicazione sono il teaser e una immagine (forse la locandina ) non particolarmente rincuoranti.



Abbiamo solo una data: 18 gennaio 2008.




Pare che l'incipit del film consista in una cassetta in una videocamera,la cui riproduzione verrà avviata da un soccorritore intento a svolgere il suo lavoro.

Staremo a vedere. per ora tutto è avvolto in un interessantissimo alone di mistero.

Recensione: The bourne ultimatum, il ritorno dello sciacallo


Devo ammettere che l'impegno da me profuso per srivere questa recensione non è indifferente.
Prima di potermi sbizzarrire con The bourne ultimatum è stato necessario ,infatti, esaminare attentamente i prequel di questo terzo (e utlimo ?) capitolo.
Le sinossi della (come amo definirla io) BOURNE TRILOGY è assai complessa da riassumere e merita,effettivamente, di essere goduta attraverso i film.
Mi soffermo semplicemente a introdurvi jason bourne alias: DAVID WEBB
Jason bourne è un ex agente della cia,che ci viene introdotto nel primo film, come un giovane confuso e assolutamente privo di ogni ricordo del suo passato.
E' braccato da ogni autorità federativo-governativa, perchè risulta essere l'ultimo testimone di un'operazione che potrebbe compromettere le stabilità governative.
Preda,quindi , di ogni agenzia, jason bourne è costrettoa fuggire e difendersi nei primi 2 capitoli della trilogia.
In questo ,ultimo capitolo, The Bourne utlimatum appunto, l'agente muterà da preda a predatore, reggendo sempre e comunque le redini del gioco.. anche nell'inaspettato finale.
The bourne ultimatum è un rappresentante dei piu' classici e emozionanti film d'azione.
Scene real time, telecamera a mano, digitalizzazione al limite dell inesistenza, caratteristiche che rendono questo film uno fra i piu' riusciti film d'azione degli ultimi anni, capace persino di superare il suo prequel: the bourne supremacy.
Le interpretazione sono assolutametne convincenti e consiglio vivamente a chi masticasse un po' di inglese, di godersi il film in lingua madre.
Non che il doppiaggio italiano ,deperisca il prodotto, ma le voci sono alquanto lontane dalle interpretazioni originali.
Tecnicamente matt damon è perfetto per il ruolo di jason bourne: rude,spaccone e figo.
In questo ultimo lungometraggio si nota la trasformazione definitiva di bourne: da confuso giovane agente ad esperta e saggia spia killer.
Interessante quindi questo capitolo terminale della trilogia di bourne, che concede la degna chiusura ad un'ottima saga.
Encomiabile il lavoro di david greenberg e dei suoi sceneggiatori,che hanno diretto con maestria una delle piu' belle trilogie del cinema d'azione.
Boss_90

Recensione: die hard ,vivere o morire


LA sensazione che provo quando devo recensire seguiti dei film le cui vicende ruotano attorno ai miei miti ,è un misto non troppo piacevole di paura,sfiducia ed eccitazione.
Sarà perchè se rinascessi ,vorrei essere john mclane o perchè la serie DIE HARD mi ha sempre attratto, ma cio' che mi ha spinto a vedere questo Die Hard:Vivere o Morire trascende la semplice curiosità.
In questo 4° (sicuramente non ultimo) capitolo della serie ritroviamo il tenace john mclane (interpretato da bruce willis) ,separato, con figli a carico.
Dopo la sua promozione a capitano, le giornate del rude poliziotto trascorrono all'insegna del combattimento contro i ragazzi interessati alla sua avvenente figliuola (mary elizabeth winstead) e contro il crimine.
L'equilbrio iniziale viene interroto da un'attacco informatico ai danni della rete nazionale da parte di un incallito e preparatissimo terrorista-hacker.
Inizia cosi' la ricerca di john mclane ,assistito dal figlio (anch'egli smanettone dei pc) del terrorista, le cui azioni potrebbero rifrangersi sul corretto svolgimento delle attività informatiche di tutto il mondo.
A rovinare l'impresa del rude poliziotto e figlio, giunge la notizia del rapimento dell'amata figlia da parte del cattivone di turno.
Inzia cosi' per john un'estenuante lotta contro il tempo, intervallata da incidenti al limite dell'incredibile e azioni solitarie disumane.
Breve,chiaro,conciso, elementare ed emozionante: 5 aggettivi che qualificano nel miglior modo possibile questo 4° capitolo di die hard.
LE scene d'azione sono esaltanti e ,alcune, rimarranno dei cult indimenticabili ( vedi f12 tra le vie della città a 3 metri di altitudine dalla strada o distruzione di un elicottero con un'automobile in volo).
Le battute si sprecano e risultano sempre ciniche e ironiche.
Questa semplice miscela di ironia e azione corrobora lo spettatore con una particolare sensazione di appagamento che,concluso il film, si manifesta con un lungo e prolungato sospiro liberatore.
Bruce willis-John mclane sembra, quindi, poco disposto a perdere lo smalto che lo contraddistingue da quasi 20 anni e la sua figura rafforza notevolmente questo prodotto che risulta ,nonostante sia il 4° sequel, uno dei migliori della serie.
La sensazione che aleggia durante la proiezione del film, rimane sempre e comunque quella di trovarsi di fronte ad un old style movie che nonostante l'evidente impronta della digitalizzazione,risulta essere divertente come pochi,leggermente banale, ma eccezionalmente emozionante.
Boss_90

giovedì 1 novembre 2007

Anteprima: the bourne ultimatum

A breve verranno pubblicate le recensioni di "Die: Hard vivere o morire" e "The bourne ultimatum" capitolo conclusivo della trilogia dedicata a jason bourne.

Vi lascio al trailer di "the bourne ultimatum".


domenica 28 ottobre 2007

Die Hard: vivere o morire

Questa sera avro' l'immenso piacere di visionare Die Hard : vivere o morire (4° seguito della ormai celeberrima saga con portagonista l'agente john mc clane) presso il cinema silvio pellico di Saronno.

Sarà mia premura scrivere la recensione che potrete leggere entro pochi giorni.

Vi lascio al trailer originale.




Boss_90

domenica 21 ottobre 2007

Recensione: quel treno per yuma



Mai mi era capitato di poter osservare un "western" in un cinema.

Mi sono sempre accontentato dei dvd del sempreverde sergio leone: da "per un pugno di dollari" a "il buono,il brutto e il cattivo".

Il western,pero', è un genere che non mi ha mai attratto eccessivamente.


Ma,presupposto che nella vita ci sia sempre una prima volta, mi sono fatto coraggio e ,con una sana dose di disappunto e scetticismo, mi sono recato al cinema "silvio pellico" di saronno per poter osservare "quel treno per yuma" di james mangold.


Remake del magniloquente 3:10 to yuma ,con il mai dimenticato peter fonda, "quel treno per yuma" narra del viaggio che Dan Evans,menomato tiratore scelto reduce di guerra, dovrà compiere per scortare Ben wade, notissimo criminale dal codice morale inattacabile.
Dan (christian bale) è un reduce della guerra di indipendenza. Ritiratosi in campagna, esercita la professione di umile allevatore.
Per ottenere un premio di 200 dollari ,accetta l'incarico di scortare uno dei piu' pericolosi criminali in circolazione,Ben wade (interpretato da un magistrale russel crowe) ,per salire sul treno delle 3:10 diretto a yuma, il luogo dove il malfattore dovrà essere giustiziato.
L'adrenalinico viaggio risulterà un'intenso turbinio di emozioni e colpi di scena che accompagneranno lo spettatore sino ad un inatteso finale.
Premesso che,dopo la visione di questo film, dovro' assolutamente visionare l'originale 3:10 to yuma, mi limito a giudicare questo film come un prodotto senza collegamenti col passato,nuovo.
James mangold,conferisce a questo western (che mi pare essere il primo dopo 20 anni di produzioni cinematografiche) una sostanziale profondità.
Certo, aiutano le interpretazioni dei protgonisti,chirstain bale e russel crowe, ma questo prodotto mi ha lasciato una sensazione di totale appagamento.
Si tratta,infatti, di un film che riesce a emozionare in modo serio e approfondito senza snobbare caricature e battute irriverenti.
Le poderose cavalcate nelle desolate e assolate pianure americane sono rese con incredibile spettacolarità, come mai si era fatto prima in un western.
Il paragone col passato è ,difatti, doveroso.
L'evoluzione del western è notevole.
Si tratta di un genere che puo' essere aiutato poco dalla CGI e dove tutto risulta realistico,spontaneo e privo di virtualismi.
Quel treno per yuma è un ottimo esempiodi classicismo cinematografico.
E' completamente realizzato con tecnologie evolute,ma i segnid ella digitalizzazione sono assolutamente inesistenti.
E' ottimo ,dunque, assistere a questi virtuosismi anche se risulta impossibile paragonare "quel treno per yuma" con i grandi classici del genere.
Si tratta pero' di un riuscitissimo tentativo che merita di essere apprezzato per il coraggio con cui si è proposto d un pubblico, ormai non piu' abituato alle grandi cavalcate nel selvaggio west.
Vi lascio al trailer:


mercoledì 17 ottobre 2007

Trailer: Iron Man

Pare che questo ultimo quarto del 2007 si riveli quasi piu' esaltante della passata estate.
Non tanto per la mole di film in sala ,ma per la quantità di trailer che imperversano nella rete.
Quasi percaso ,ho avuto modo di visionare il trailer di IRON MAN ,ennesima trasposizione cinematografica di un fumetto marvel con protagonista,nel caso di specie, il multimilionario tony stark,interpretato da robert downey jr. .

L'uscita,in contemporanea mondiale, è prevista per il 2 maggio del 2008.
Per colmare l'attesa vi propongo il trailer.




A breve 3 recensioni: Die hard: vivere o morire, Il treno per yuma

sabato 13 ottobre 2007

Anteprima: John Rambo

Girovagando per la rete,ho avuto modo di imbattermi in un simpaticissimo trailer la cui visione mi ha lasciato alquanto perplesso.
Parlo di john rambo.
4° (e ultimo?) capitolo della serie RAMBO di cui è stato pubblicato un trailer della durata di ben 3:30 minuti!

Le immagini lasciano sbigottiti.
Si nota una violenza inaudita,mai vista prima in un film di rambo.
Che si tratti di quell' ingrediente che renderà il 4° seguito di rambo ,piu' appetibile rispetto al resto dei seguiti che tanto vanno di moda in questi periodi la cui qualità rasenta l'ipocrita noncuranza della dignità dei registi?

Chi vivrà vedra... vi lascio al trailer (la cui visione è consigilaita ad un pubblico che non si scandalizzi facilmente...)



Boss_90

martedì 9 ottobre 2007

Anteprima: "Cemento armato"

Fra pochi giorni sarà pubblicata la recensione di "Cemento Armato" ,interessante prodotto nostrano con nicolas vaporidis e carolina crescentini.

Siamo curiosi di assistere a questo nuovo girogio faletti in chiave negativa.

Nel frattempo, vi lascio al trailer.



Boss_90

martedì 2 ottobre 2007

Recensione: Espiazione


Nessun film mi ha mai costretto ad uscire dalla sala di proiezione con un peso tale da farmi quasi commuovere.


Per riuscire nell'intento doveva essere prodotto ESPIAZIONE, raffinato dramma diretto da joe wright.




Inghilterra,estate 1935


Le sorelle Bryoni e Cecilia Tallis ,scrittrice in erba una e passionale snob la seconda, vivono nella loro lussuosa casa al riparo dal mondo esterno senza preoccuparsi di cio che accade intorno.

Questa loro "campana di vetro" sarà teatro di un incredibile e travolgente dramma che si avvierà nel momento in cui bryoni ,per una serie di coincidenze talmente assurde da non poter essere descritte, accuserà Robbie Turner di violenza sessuale nei confronti della sorella maggiore Cecilia(interpretata da una magistrale keyra knightley) la quale era legata sentimentalmente allo stesso Robbie,figlio della governante di casa Tallis.

La denuncia porterà il ragazzo ad una svolta di ragguardevole dimensioni nella sua vita che verrà irrimediabilmente rovinata da questo reato del quale è ovviamente innocente.

Anche la vita di Cecilia cambia radicalmente e,nonostante ella non cada mai nella tentazione di credere nelle accuse del suo amante, il suo modo leggermente bambinesco di rapportarsi alla vita muta improvvisamente.
Le vite dei personaggi ,quindi, si avvieranno in direzioni completamente differenti da quelle stabilite.
Nel finale ritroveremo un'affermata scrittrice Bryoni diversi anni dopo l'accaduto, ormai demente, corrosa da una colpa che la sta portando lentamente alla morte.

Per vivere tranquillamente i suoi ultimi giorni, l'anziana signora Tallis, decide di scrivere un libro che possa espiarla da ogni sua colpa per dimostrare che ,in realtà, sia la sorella cecilia che il suo amante robbie furono vittime di un suo gioco che ha inesorabilmente modificato il corso delle vite dei protagonisti.
Sebbene il film ci porti,indubbiamente ad uno stato catatonico di depressione momentanea che necessiti di essere metabolizzato in alcuni minuti da parte dello spettatore,si giunge alla conclusione che questo ESPIAZIONE indaghi nei piu' reconditi spazi dell'animo umano descrivendone raffinatamente le peculiarità e riproponendole in formato 35 mm grazie ad una storia che si puo' definire drammattica e dolorosa ma non tragica.

Si finisce,ovviamente,per divenire spettatore e protagonista della storia,che risulta essere un perfetto connubio tra tecnica e profondità
Nel corso delle sue (quasi) 2 ore di proiezione, Espiazione mantiene un livello di tensione decisamente piu' elevato nella sezione iniziale.
Il secondo frangente del film è notevolmente più pacato ,ma non meno intenso da lato emozionale.
Le sezioni svolte in guerra,ad esempio, risultano particolarmente ispirate.
Non sembra essere il combattimento vero e proprio che il regista vuole evidenziare nelle sezioni di conflitto bellico descritte nel lungometraggio.
La guerra risulta piuttosto essere un cavillo tramite il quale ,il regista indaga maggiormente nella sfera emozionale dei protagonisti svelandola nella loro interezza al pubblico.
Magistrali ,infine, le interpretazioni dei protagonisti: dalle varie interpretazioni di bryoni ,ad una lungimirante performance di keira knightley (attrice a me poco simpatica, ma estremamente versatile e completa).
Espiazione si presenta ,dunque, come il migliore prodotto di questo inizio stagione, che risulta essere,comunque molto ricco di uscite interessanti.
Boss_90
A presto con la recensione di "Cemento Armato"


lunedì 1 ottobre 2007

Anteprima: Espiazione

Dopo un'attenta visione, domani pubblichero' la recensione del film: ESPIAZIONE, perla di rara bellezza

Vi lascio al trailer.


martedì 18 settembre 2007

The simpsons: il film


Dopo la proiezione dell'inutile "captivity",il cinema Silvio Pellico di Saronno ci propone la visione di "the simpson: movie" attesissimo prodotto in 35 millimetri della famosa serie animata.


La sinossi del film,per quanto elementare, è piuttosto ironica e risulta difficile pensare come un film possa essere costruito su una trama simile.

Eppure questo prodotto ,costruito su una trama semplicissima, risulta assolutamente spassoso per tutti i 90 minuti della sua durata (titoli di coda compresi!).


Homer simpson salva un maiale (amorevolmente ribattezzato spider pork prima e harry plotter poi) dal macello.

Portatolo a casa ,il suino viene curato e ingozzato a dovere.

Viene anche trovata una simpatica soluzione per lo smaltimento dei prodotti biologici dell'animale,un silos che viene totalmente rigettato nel lago di spriengfield,causando danni ambientali devastanti.

Il governo degli stati uniti (presidiato da un'improbabile arnold shwarznegger) decide di porre rimedio al disastro ambientale chiudendo spriengfield in un'enorme cupola di vetro.

Sta a homer,causa di questo enorme problema,porvi rimedio.


E' inutile sottolineare che le battute studiatissime che si ripetono con una spaventosa costanza per tutta la durata del lungometraggio,sono al limite dell'infarto.

Pare esser stata mobilitata un'intera squadra di comici e gost writers per scrivere battute cosi' acute e ciniche ma al tempo stesso ironiche ed elementari .


Tecnicamente il film si attesata su buoni livelli,con disegni palesemente effettuati tramite l'ausilio di computer e corroborati ,in alcune scene, da brevi tratti 3d.

Le animazioni sono fluide e si nota un evidente cambiamento rispetto alla serie animata dove i disegni risultano piu' classici e scomposti.


Un plauso alla colonna sonora che è opera di 2 grandi nomi quali: danny elfman e hans zimmer (il codice da vinci etc...).

Si annoverano anche delle special track dei green day,quali ,ad esempio, il riarrangiamento rocckeggiante della famosa sigla tv.


Un'ultimo encomio è riferito alla gestione dei titoli di coda,ricchi di intermezzi interessanti e comici, che hanno incollato allo schermo tutti gli spettatori sino alla conclusione della pellicola.


In definitiva quello dei simpsons al cinema si presenta come un ottimo esordio a cui,speriamo, possano seguire altre produzioni dello stesso calibro.


Boss_90


P.s.

Il 29 settembre 2007, presso il cinema silvio pellico , verrà proiettato il cortometraggio "MAI" che viene sponsorizzato come " il film di saronno".

Ovviamente ,dopo un'attenta visione, verrà pubblicata una dettagliata recensione del prodotto.




domenica 9 settembre 2007

64° mostra internazionale del cinema di venezia :parte 2°

Prosegue,in questa seconda parte, lo speciale dedicato alla 64° mostra internazionale del cinema di venezia.

Quinta giornata
Il pitt-day.
Andrew dominik ,rodatissimo regista neozelandese, presenta il suo The assassination of jesse james by the coward robert ford.
Interprete sovrano di questa magniloquente opera è un convincete brad pitt coadiuvato da casey affleck ed un sempre intrigante sam shepard.
Il film è un tripudio di nomi altisonanti e di virtuosismi di ogni sezione di produzione (dalla fotografia alla sceneggiatura),nonchè un'interpretazione di ogni componente del cast ,priva di sbavature.
Il film ,introdotto da una conferenza stampa, convince sia critica che pubblico.

Sesta giornata:
Ennesimo trinomio: Wes anderson,chen,kechiche.
Anderson presenta un'originalissimo ritratto "on the road". "the darjeeling limited"
Un viaggio spirituale in treno (il darjeeling appunto) compiuto da 3 fratelli ,per riunire i loro rapporti dopo la morte del padre.
Il film è un convicente mix di generi: dal dramma ,alla commedia,all'umoristico , al tipico "on the road".
Il cast si compone di interpreti collaudatissimi e assai capaci: owen wilson,bill murray e adrien brody (forse l'unico dei sopravvissuti a "o.c." degno di perseguire l'attività di attore).
Il film è stato introdotto da un'interessante cortometraggio: "hotel chevalier"

Settima giornata:
Sono 3 i film presentati oggi:
il meraviglioso "i'm not there" pittoresco ritratto di bob dylan, "help me eros" di lee kang shen e un convincente e italianissimo lungometraggio di porporati: "il dolce e l'amaro"

I'm not there è un tripudio di trovate interessanti ,di interpretazioni magnifiche corroborati da una regia astuta e quantomai classica e da una sceneggiatura priva di difetti rilevanti.
Todd hynes divide l'identità di dylan in 6 differenti interpretazioni rispettivamente assegnate a :
Cate Blanchett,Richard gere,Christian bale, heath ledger e ben whishaw.
Un cast stellare,punto.
Come è stellare la verve con la quale ogni personaggio dona un po' di se al Dylan, cosi' diverso in ogni sua caratterizzazione.
Insieme a "espiazione" ,i'm not there, è sicuramente uno fra i migliori film presentati quest'anno.

Ottima la pellicola di porporati,originalissimo manifesto contro la mafia di pregevole fattura corroborato da una magistrale interpretazione di luigi locascio.
Si tratta del secondo film italiano in concorso che convince sia critica che pubblico.

Appuntamento alla terza ed ultima parte,con la descrizione della tregiorni conclusiva.

venerdì 7 settembre 2007

Speciale 64° mostra internazionale del cinema di venezia


La 11 giorni veneziana dedicata al cinema è stata un tripudio di sorprese inattese e un connubio di clamorosi e inaspettati insuccessi.
La prima peculiarità che risalta in questa 64° edizione è,senza ombra di dubbio, la formazione dell giuria,che si compone di sole registi e registe,alcuni dei quali, presenti in concorso nelle passate edizioni.
I nomi sono davvero maglioquenti: Catherine Breillat,Jane Campion,Emanuele Crialese,Alejandro Gonzalez Inarritu,Ferzan Ozpetek e Paul Verhoeven.
I giudici sono presieduti da Zhang Ymou.

Primo giorno:
La prima giornata di proiezione ci ha incantato con il meraviglioso "Espiazione" di joe wright.
Film la cui fama ha preceduto il prodotto stesso.
Non ci si poteva aspettare altro, dopo un prodotto del calibro di "orgoglio e pregiudizio" ,se non l'ennesimo capolavoro.
Espiazione ("atonement", in idioma originale) è una conferma,l'apoteosi dell'arte cinematografica: coinvolgente sino alla commozione,emozionante,ricco di passione e sopratutto composto da un cast assolutamente adatto.
Il taglio dei personaggi è originale è al tempo stesso perfettamente in simbiosi con la storia ,cosi' come lo era nel romanzo originale,la cui trasposizione filmica è piu' che mai fedele.
Molti gli applausi del pubblico (e critica ,deo gratias) che ringrazia,regia ,cast e sceneggiatori per aver regalato 2 ore di intense emozioni.

Secondo giorno:
Anche il secondo giorno di proiezione è risultato positivo.
In primis,Ang lee con il suo sorprendente "Lust,caution" storia di erotismo e criminalità nella shangai del dopo guerra.
Il prodotto,coplisce per l'esplicita proposizione dei contenuti che,differentemente da quanto il cinema cinese ci ha potuti abituare,non sono mai soffuse o abilmente eufemizzate.
E',di certo, questa peculiarità a elevare il livello di qualità delfilm di ang lee,che con sapiente maestria,spazia da scene d'azione al cardipoalmo a drammi psicologici sulla lussuria di rara intensità.
Anche "sleuth" di kenneth branagh si è distinto dal solito e idolatrato remake.
Gli ambienti ipertecnologici del film originale sono stati riadattati con fedeltà e la sceneggiatura si mantiene su livelli positivi ,distinguendo il film dal banale remake.
Ottimi i risultati del film che ha convinto il pubblico e ,in maniera sottile, poco la critica.

Terzo giorno:
Il giorno dedito ad un trinomio incredibile: De Palma ,Franchi e gilroy.
De palma denuncia gli orrori della guerra irachena con il suo "Redacted" ,specchio dell'immagine reale e non ovattata dai media.
Splendida,la conferenza tenuta dal regista assieme ai giornalisti che si distingueva dal solito connubio di frasi fatte.
Sorprende invece,george clooney, che interpreta con maestria quel Michael Clayton già osservato in syriana.
Inutile dire che ,questa parte viene interpretata con abilità e calza perfettamente all'attore statunitense.
Infine,nella terza giornata di mostra, abbiamo assistito all'interessante documentario "VOCE OFF" su Carlo Lizzani noto regista italiano.
Il film-documentario è a cura di Francesca del Sette.
Film fuori concorso:
-Cassandra’s Dream di Woody Allen
Cleópatra di Julio Bressan
La Fille coupée en deux di Claude Chabrol
Chun-nyun-hack di Im Kwon Taek
Kantoku banzai! di Takeshi Kitano
Cristovão Colombo - O enigma di Manoel de Oliveira

Quarto giorno:
Ennesimo trinomio di big per questa giornata: Ken Loach, Eric Rohmer e Paul Haggis
Haggis propone "In the valley of elah" interessante dramma a sfondo politico.
Loach ci riserva un personalissimo affresco sul mondo del lavoro odierno con il suo "It's a free world" accolto da un lungo applauso.

A presto, con la seconda parte dello speciale e la programmazione degli ultimi 5 giorni.

giovedì 6 settembre 2007

Omaggio a Luciano Pavarotti

Mi pareva ovvio,se non scontato, omaggiare Luciano pavarotti.
Il tenore si è spento questa mattina all'alba.





Boss_90

martedì 4 settembre 2007

Crank





Il genere degli action movie è uno di quei pochi ad annoverare una moltitudine cosi' elevata di film da risultare ormai quasi noioso.

Non fosse per quei 2 o 3 registi pro-anno che ,con azzardato coraggio, tentano la fortuna proponendo l'agoniato "colpo di genio", pretendendo di cambiare o rivoluzionare il genere (slevin docet).


Da 2 anni ad oggi, solo una percentuale del 50% di registi all'anno ,corona questo particolarissimo sogno di proporre quel qualcosa di nuovo che il pubblico e le masse attendono con trepidazione.

Se la matematica,quindi,non è un'opinione solo 1 film d'azione ogni 365 giorni potrebbe essere in grado di stupirci.

Quest'anno il particolarissimo merito è toccato a Crank , diretto dalla coppia mark neveldine-brian taylor (che ,a presagire da questo nuovo film ,promettono una serie di ottimi risultati futuri) .


Lo script è qualcosa di mai visto.

Certo,non è un modo di dire, perchè la trama di questo crank ,sebbene corroborata dai soliti pregi e difetti di un film d'azione e dalla sua inoppugnabile scontatezza, è una ventata d'aria fresca nel mondo degli action.

Nonostante ci si avvi in un modo piuttosto insolito al sorprendente finale,Crank lascia quel senso di soddisfazione nello spettatore che è ritrovabile in pochi action.


E' da premettere,in ogni caso, che non è l'idea di base che colpisce lo spettatore,quanto il modo in cui essa viene sviluppata che ci mostra spudoratamente come i registi si siano impegnati a fare provare allo spettatore esattamente CIO' che loro volevano ,nel preciso istante in cui questo qualcosa (un'inseguimento,una sparatoria,una scena comica...) DOVEVA accadere e
la sensazione di compiacimento che ne deriva assistendo alle scene è assai appagante.


La sinossi (paradossalmente) ,nella sua banalità, è originale.

Chev chelios,assassino professionista,si risveglia confuso e frastornato nella sua stanza da letto e scopre di essere stato drogato con un potente preparato sintetico definito : "cocktail di pechino".

Il mandante di questo particolare delitto è un infimo boss locale affiliato all'ex Capo di chev.

L'unico indizio di cui chev dispone è un filmato che viene proiettato sul televisore dello sfortunato assassino,in cui si mostra il momento dell'atto di avvelenamento.

Inizia per chev una corsa contro il tempo e contro gli effetti della potente droga somministratagli che inibisce le sue ghiandole surrenali impedendo la produzione di adrenalina.

Unico limite ,ad un panorama poco roseo, consiste nel cuore di chev.

Qualora lo sfortunato uomo smetta di muoversi ,il muscolo si ferma improvvisamente costringendo chev alla morte immediata.

I soli rimedi a questa sfortunata casualità sono:


-Correre all'impazzata senza mai fermarsi

-copulare

-Massicce dosi di efinefrina.


E' scontato che chev continuerà la sua folle ricerca compiendo tutte le azioni descritte sopra.


Se il preambolo di questo film pare adrenalico,la sua sola visione è oltremodo spettacolare.
Per tutta la durata del prodotto si ha quasi l'impressione di trattenere il fiato in attesa di quelle scene che possano infondere quella scarica di adrenalina,che ,peraltro, si ripetono con una costanza assolutamente incredibile.
A conferire maggiornemte questa sensazione di spettacolarità generale interviene una regia giovane ,diretta e originale.
Sono molti li split-screen che ,combinati opportunamente con inquadrature piu' o meno classiche ( i primi piani sono tutti eseguiti con steadycam e risultano quantomai soddisfacenti) conferiscono quel tasso di movimento e di dinamicità che in un film d'azione dovrebbero abbandonare lo spettatore esclusivamente ai titoli di coda.
Cosi' come la regia è dinamica e attiva, anche la fotografia è ricca di colori e luci.
In pochissime occasione notiamo ambienti bui o cupi.
Il cast,invece, si compone di elementi perlopiu' sconosciuti ad eccezione di quel decantato jason statham gia' osservato negli originali "transporter".
Riservo un piccolo encomio alla sceneggiatura che propone personaggi molto particolari e poco stereotipati nonchè una moltitudine di simpatici colpi di genio (e' essenziale e lampante la scena in cui chev copula con la sua ingenua ragazza al grido di "io sono vivoooo!")che potranno anche essere infimi e stupidi ,ma conferiscono al prodotto quella freschezza che ho potuto notare solo in film come slevin o sin city.
Un'ultima nota che mi preme descrivere riguarda le parti iniziali del film in cui la sensazione di smarrimento è rappresentata in modo del tutto simile alle scene iniziali di "the bourne identity".
Crank ,dunque, si presenta come una produzione originalissima non priva di difetti quali la scontatezza e l'eccessiva elemenatarietà che scompaiono dinanzi alla scoinvolgente schiettezza con la quale il film si dilunga nei suoi 85 minuti di durata.
Al solito ,vi lascio al trailer.



Boss_90

Prossime recensioni:
-Captivity
-shrek terzo
-sicko


lunedì 3 settembre 2007

Anteprima prossime recensioni

A breve verranno pubblicate le recensioni di:

-Captivity
-Sicko
-Shrek terzo
-Crank

Disturbia

Disturbia

Forse in preda a quella che amo definire "la crisi dei settegiorni" ,ossia quel tratto finale della vacanza di uno studente delle superiori in cui improvvisamente ci si converte al cristianesimo e si inizia a fare ogni tipo di scongiuro nei confronti della sorte che si aspetta per il prossimo anno scolastico ,ieri , domenica 2 settembre 2007, volevo godere degli ultimi istanti da uomo libero e cosi' , munito di abiti leggeri mi sono avviato assieme al mio compagno di ventura andrea al noto multisala di saronno la cui programmazione prevedeva la proiezione di shrek terzo ,ultima fatica della dreamworks (nonchè paramount) e disturbia ,thriller adolescenziale statunitense prodotto dalla stessa dreamworks e dalla montecito productions,diretto dal poco noto ,seppur non esordiente, dj caruso.

Ovviamente la sala d'attesa pullulava di famigliole con marmocchi al seguito dei padri che nulla aspettavano se non divertirsi con il simpatico orco ,giunto ormai alla sua terza avventura.
Certamente i momenti comici non sono mancati.
E' favoloso assistere a questi padri disperati che,con indomito coraggio,trasportano i pestiferi figlioli attraverso la folla che si era creata nel padiglione d'attesa del multisala.
E' ancor piu' comico invece,notare quelle famiglie numerose trascinarsi una chilometrica serie di biglietti ,usata quasi come guinzaglio,per i figli ai quali veniva imposto di non lasciare in nessun caso la serie di tagliandi (in molti casi lunga oltre un metro e 50) per non disperdersi tra la folla.

Quando tutti i presenti erano muniti di un biglietto( da quest'anno,finalmente,numerato) e dell'immancabile popcorn da 1 kg ,la folla si è divisa in 2 parti ben distinte:
Le famigliole seguivano la direzione della sala giunone ,in cui veniva proiettato (mi pare quasi inutile evidenziarlo) shrek terzo, e un gruppo di 8 persone si apprestava a entrare nella minuscola sala venere, in cui veniva proiettato disturbia: ovviamente ,io e il mio compagno di ventura, facevamo parte di quella esigua folla pronta ad assistere a disturbia.

Sebbene sia del tutto contrario e odi profondamente quella serie di produzioni americane con il prefisso TEEN,o anche quei di remake di grandi classici (qualcuno ha detto black christmas?) rovinati da registi di video musicali,DISTURBIA mi ha attratto sin dal primo trailer.
Forse perchè nella sua scontatezza ,possiede quella dose di originalità necessaria a rispolverare un genere che rimane inesplorato dai tempi del mitologico "la finestra sul cortile" del mai dimenticato hitchcock.
Questo thriller (definzione che ,per questo film, si presta all'abuso) non si ferma,pero', a rispolverare un genere,ma ne unisce innumerevoli con un risultato del tutto positivo. Ed è in questo modo che questo prodotto potrebbe essere definito: thriller/giallo/poliziesco/soft-horror/splatter/commedia/comico/azione/avventura. se la definzione vi stupisce , il film vi sorprenderà.

E' doveroso preannuciarlo: Disturbia è creato per un pubblico giovane, ma potrebbe sollazzare anche i fini palati dei piu' adulti ,irrobustiti dai fasti del loro tempo come "splatter" o "lo schizzacervelli" dell'encomiato peter jackson

Di primo acchitto colpisce la locandina che pubblico di sotto:



Sebbene sia elementare,colpisce l'occhio e rende bene l'idea di opprimente claustrofobia (propria dei soli minuti finali del film)

La trama ,seppur banale, riesce comunque nell'intento di creare (solo talvolta) momenti di suspence e adrenalinici.
Assistiamo infatti ad un rilassante scorcio di felicità tra kale (interpretato da un sempre piu' capace shia le bouf) e suo padre,intenti a pescare.
L'introduzione ci da modo di comprendere la situazione positiva nella quale vive kale ossia ,la tipica famigliola felice (la famiglia del mulino bianco ,per intenderci).
Questo sogno è bruscamente interrotto da un incidente nel quale il padre di kale perde tragicamente la vita.
Il ragazzo,dopo la perdita dell'amato genitore diviene scontroso ,burbero e irritante.
Ed è in uno di questi raptus che colpisce un insegnate della sua classe per un banale motivo,che gli costerà 3 mesi di arresti domiciliari, pena che sopraggiunge in concomitanza delle vancanze estive.
Relegato ,quindi ,in casa per tutta l'estate kale dovrà trovarsi un utile passatempo per ovviare alla noia della periferia.
Lo svago con il quale il ragazzo riesce a curare la sua noia cronica consiste nello spiare le abitudini del suo vicinato,che si avvale ora di 2 nuovi abitanti: una famiglia trasferitasi dalla città munita di figlia che lascia dietro di se una scia fascino e ormoni, e un misterioso uomo le cui origini sono ignote.

grazie all'ausilio dei suoi fedeli compagni (la bella vicina ed un'azzeccatissimo amico cinese: ronnie) kale intuisce che l'uomo misterioso è in realtà, un pericoloso maniaco omicida,ricercato dalle autorità.
Teoria,quest'ultima,corroborata dalla scomparsa di una giovane cubista, al cui omicidio ,kale assiste in diretta.

In pochi pero' credono alle parole del giovane,compresa sua madre che sembra avvicinarsi sentimentalmente al folle omicida.

Disturbia necessita indubbiamente di essere giudicato da 2 differenti punti di vista.

-L’adolescente in cerca di un’emozione di 90 minuti

-L’adulto cosciente e alla ricerca di un film di un certo spessore

Il primo non trova problemi ad identificarsi con i personaggi del film ,che seppur un po’ stereotipati rappresentano lo status dei teenagers attuali.
Gli adulti invece si troveranno di fronte ad un prodotto di discreta fattura con elementi interessanti ma non originale.

Analizzando obiettivamente disturbia, non si puo’ non evidenziare come il ritmo del film sia piuttosto incostante e puo’ essere sezionato in 3 frangenti:
una prima parte consiste in un’ allegra commediola a sfondo semi-erotico e descrive le pulsioni dei 2 giovani protagonisti (sulle cui interpretazioni mi soffermero’ a breve).
Una seconda parte consiste in una sorta di giallo con fulgidi picchi di tensione (i tipici salti sulla sedia) che ,sebbene rari, sono azzeccati.
La terza parte,che è indubbiamente la meglio riuscita del film,è un thriller con notevoli spunti soft-horror,ricco di tensione e patos.
Osservando il film si ha l’impressione globale,che il prodotto viva unicamente per i minuti finali e che tutto cio’ che precede le ultime scene sia quasi un preambolo girato esclusivamente per aumentare la durata del film.
Nonostante questa parvenza sonnacchiosa dei frangenti iniziali, la sceneggiatura è cosi’ positiva da risparmiarsi inutili battute vuote o studiate appositamente per allungare il prodotto finale.

Tecnicamente DISTURBIA si mantiene su livelli qualitativi molto buoni.
La regia delle prime 2 parti ,pur essendo sottilmente banale e poco dinamica,è perfettamente in sintonia con il ritmo generale del film che ovviamente ,solo all’inizio, è assai blando.
Le parti finali sono girate con telecamera a mano e steady cam che forniscono quella corretta dose di claustrofobia necessaria ad amplificare la gia’ cupa e tetra ambientazione dei frangenti conclusivi.

La colonna sonora vanta molti brani conosciuti degli artisti piu’ disparati e i sottofondi sono lampanti e azzeccati ad ogni situazione. Gli effetti sonori sono pressocchè nulli se non per qualche breve scorcio nell’ormai,troppo citato, frangente finale in cui il regista evidenzia con maggior enfasi i battiti cardiaci del bravissimo protagonista e gli urli disperati della madre.
La regia di d.j. caruso,solo nell’ambientazione finale, è molto dinamica e ,tremolante ma, a dispetto di quanto si potrebbe intuire, non risulta mai fastidiosa.
Sebbene sia diretto da un regista poco conosciuto, possiamo notare le indubbie qualità di caruso la cui direzione è serrata,fresca,e assai poliedrica.
Riesce perfettamente nell’intento di spaziare gradualmente da scene colorate e piene di luce a sezioni adrenaliniche,ricche di tensione e cupe.

Il cast si compone di attori,perlopiu’ sconosciuti in italia ad eccezione di quello shia lebouf che tanto simpatizzo in questi ultimi mesi e che abbiamo recentemente osservato in “transformers”e di carrie-ann moss ,precedentemente osservata in matrix .
A completare il cast ritroviamo una non-meglio identificata sarah roemer nei panni dell’attraente ashley e un bravissimo david morse che interpreta con abilità un convincente maniaco omicida.

In definitiva Disturbia si presenta come un prodotto capace di miscelare ottimamente molti generi cinematografici, deve molto al capolavoro “la finestra sul cortile” ma aggiunge ad un concetto ormai fin troppo battuto ,delle piccole novità “gore” che non impressionano certamente il pubblico piu’ robusto,ma possiede maggior attrattiva rispetto ai soliti prodotti americani dedicati ai teenagers la cui scarsa qualità è fin troppo risaputa.
Insomma,un prodotto senza pretese ma dai concetti produttivi molto originali.




Boss_90

lunedì 27 agosto 2007

Considerazioni finali estate 2007

Giunti al 27 di agosto,ormai è doveroso commentare i fasti di questa estate cinematografica cosi' ricca .

A fine giugno ci siamo sollazzati con le nuove avventure dei fantastici 4 alle prese con silver surfer,che hanno ottenuto un discreto incasso al botteghino, successivamente (come se la fantascienza non fosse mai poca) i robottoni di "Transformers" hanno riscaldato le già bollenti sale cinematografiche prive di aria condizionata.
Transformers si piazza fra i primi 3 incassi dell'estate.
Il declino del prodotto di michael bay giunge quando "un certo maghetto con gli occhiali rotondi" fa capolino nelle sale italiane devastando ogni record (è secondo solo a spiderman 3 nell'annata 2006/2007) surclassando ogni rivale "harry potter e l'ordine della fenice" si piazza al primo posto con un incasso nazionale di circa 16.000.000 di euro.

Nel bimestre giugno-luglio, "stepping :dalla strada al palcoscenico" "the reef:amici per le pinne" "io e beethoven" ,"le regole del gioco" e "lupin III e il castello di cagliostro" hanno movimentato le folle vacanziere al cinema, anche se l'afflusso di pubblico (come è solito d'estate) è stato alquanto basso.

Chiude definitivamente il ciclo estivo " The protector " con il talentuoso tony jaa, aspirante erede di bruce lee (e forse il piu' convincente dopo molti anni).

Apre ,invece, il nuovo anno cinematografico :"disturbia" che verrà proiettato nelle sale saronnesi il 31 di agosto .
La recensione di questo interessante thriller sarà pubblicata il 1° settemebre.

"Shrek terzo" ,proiettato nelle sale di saronno a partire dal 31 di agosto, forma con "disturbia" un'accoppiata vincente, la cui visione è quasi obbligatoria.

Vi lascio ai trailer di "disturbia" e "shrek terzo" .







Boss_90

domenica 29 luglio 2007

Anteprima: I simpson: il film

Nei cinema statuinitensi è un successo record che ha abbattuto robottoni di transformers,gli incantesimi di harry potter e i matrimoni gay di : vi dichiaro marito e marito.

Parlo di I simpson: il film. capitolo a 35 mm della fortunata serie tv in uscita il 29 luglio negli states e i primi di settembre nelle sale italiane.

Non abbiamo dati particolari sulla trama,siamo solo conoscenza di un plot narrativo carico di humour che vede homer simpson fornteggiare una catastrofe da lui stesso causata.

Il trailer ,o meglio I trailer,sono solo un preludio a quello che ci si dovrà aspettare il sala.





Boss_90

sabato 28 luglio 2007

Anteprima: The protector

Quando credi che la tua estate cinematografica 2007 sia finita sei costretto a ricrederti.
Beh perchè cinematograficamente quella a cui stiamo assistendo è un'estate davvero ricca.
Vuoi per shrek 3° in uscita a fine agosto,per le regole del gioco,per harry potter 5,per lupin o per altre decine di film che hanno reso ancora piu' calda questa già torrida estate.

Quindi ,quando hai il busto a mollo in acqua e vedi all'orizzonte il profilarsi degli ombrelloni sulla spiaggia non penseresti mai che nei cinema ,il 3 agosto 2007,esce uno dei piu' emozionanti film di azione dell'ultimo anno.

Forse per una formula nuova o perchè nei trailers è preceduto da quel nome, che piu' che un nome è una garanzia, ossia quentin tarantino o ,probabilmente perchè dietro al protagonista principale si nasconde tony jaa (ennesimo aspirante erede del mai dimenticato bruce lee) questo "the protector", attira e non poco.

Sommariamente questo ragazzo addestrato sin da giovane con l'antichissima dottrina del muay tahi vede la sua famiglia e il suo maestro assasinati da una fazione cinese mafiosa che desidera impadronirsi di questa arte mortale ed efficente.
IL protagonista ,aiutato da un detective thailandese, si recherà in australia alla ricerca di questo manufatto che cela le preziosi arti del muay tahi e del suo fidato compagno d'allenamenti: un elefante indiano.

Il trailer, che pubblico,sebbene mantenga un ritmo serrato, svela scene d'azione vecchio stile, cose che non vedevamo dai tempi di colpo grosso al drago rosso o nei film del sempreverde jackie chan.

Staremo a vedere, ma le prerogative per un buono e sano film d'azione non mancano.


Boss_90

giovedì 26 luglio 2007

Le regole del gioco (lucky you)

Quando credi che l'estate al cinema sia finita,che harry potter abbia surclassato ogni rivale e che sia tutto pronto per partire dalla tua città in vista di un località di mare lontana dallo stressante ritmo a cui sei sottoposto tutto l'anno,ecco che passi davanti al cinema ,che pensavi chiuso dopo i fasti del maghetto , e ti si presenta davanti una locandina nuova e inaspettata.

E' grossomodo questa la sensazione che mi ha suscitato "le regole del gioco" ,un fulmine a ciel sereno in un'estate quanto mai torrida e ricchissima di uscite interessanti.

A las vegas,Huck (magistrale eric bana) è un tale appassionato di poker sin da giovane.
Hobby,quello del poker, che lo ha portato a livelli di fama piuttosto alti,considerando che è in lizza per i campionati mondiali.
Sebbene la sua abilità sia risaputa,la vita di huck pullula di insoddisfazioni e numerose sconfitte che, oltre ad averlo costretto a stenti e scommesse, trovano il principale responsabile nella persona del padre (interpretato da un geniale Robert duvall, attore che ,non finiro' mai di dirlo, viene costantemente sottovalutato).
E' ,infatti, il genitore ad aver tramandato la "passione" del poker al giovane huck,che lo ritiene responsabile della sua vita alquanto fallimentare.
La misera condizione sociale del protagonista non impedisce alla giovane cantante billie offer (interpetata da una piu' che buona drew barrimore) di prendere confidenza con huck facendo breccia nel suo cuore.

Sara' complesso per huck, amministrare la sua vita sentimentale,quella sul tavolo da poker e ,dulcis in fundo, il suo conflittuale rapporto col padre.

Curtis hanson (8 mile,l.a. confidential) dirige questa new entry del panorama cinematografico estivo con dote e abilità.
Sebbene la trama del film non pulluli di elementi spettacolari o scene d'azione interessanti,il prodotto risulta estremamente godibile e affascinante.

E' eccezionale notare come si possa ancora produrre un'ottimo film con l'ausilio di una buona fotograia che tramuti una las vegas luccicante in una qualsiasi città dove si incrociano le vite tormentate dei personaggi.

Il perno attorno al quale ruota il film è costituito ,indubbiamente, dal rapporto del protagonista con il tavolo verde.
Un perno un po' scarno ,a mio avviso, che poteva essere sviluppato e articolato in maniera differente,nonostante le idee e le possibilità fossero numerose.
E' spiacevole ad esempio lo scempio fatto in fase di sceneggiatura. Sebbene sia stata scritta correttamente, il plot della trama esclude il rapporto sentimentale del protagonista con la cantante,fattore che avrebbe potuto certamente scadere nel sentimentalismo,ma che con attenzione e dovizia di particolari avrebbe potuto essere sviluppato equilibrando romanticismo e narrativa,che ovviamente in questo film non manca.
Pesa ,forse, l'assenza di un rapporto interessante tra i 2 giovani protagonisti,che viene stroncato da miriadi di battute di huck (effettivaemnte verosimili,in ogni caso) che esprimono quanto la sua passione per il poker lo abbia costretto a diventare una sorta di eremita senza scrupoli.

Tralasciando questo difetto,il film si presenta come un'ottimo prodotto ,corroborato da una buona colonna sonora e da un eccellente fotografia,cosi' come da un'ottima regia e un cast piu' che soddisfacente che delinea in modo realistico tutte le peculiarità dei personaggi (bravissimi bobby duvall ed eric bana a delineare il profilo del tipico giocatore di poker).

Al solito vi propongo il trailer originale.


domenica 22 luglio 2007

Stepping :dalla strada al palcoscenico

Se si potessero contare tutte le pellicole dedicate al ballo e all'adolescenza non si riuscirebbe a decifrarne un numero esatto.
Alla gente piace,non c'è molto da dire, il ballo è un tema sempre attuale (cosa ci ha insegnato high school musical? un pessimo film,con pessimi attori, qualche balletto ed il successo è garantito...)

Dimentichiamoci per un momento i fasti del passato e concetriamoci su questa nuova opera di sylvain white (regista di video musicali).

DJ,tormentato ragazzo di los angeles,si trasferisce ad atlanta ,in georgia, per frequentare l'università.
Sebbene il suo viaggio abbia fini puramente istruttivi, DJ non puo' fare a meno di notare le mille culture di questa città.
Il ragazzo fa la conoscenza di un gruppo di ragazzi che praticano lo "stepping" ,dinamico ballo eseguito nei circoli afroamericani .
Il suo gruppo decide di partecipare ad un contest che oltre a garantire agli elementi della compagnia di diffondere la propria fama,consente a DJ di alleviare i suoi problemi interiori esibendosi in cio' per cui possiede, ossia un vero talento e fare da aprendista ai suoi compagni di ventura.
Questa è ,sommariamente,la trama di stepping:dalla strada al palcoscenico.
Sebbene non sia delle piu' originali e ,anzi, risulta piuttosto banale, il film è costruito bene.
Merito ,forse,della regia sempre attenta e dinamica (si nota indubbiamente il passato da regista di video di sylvain wihite) che riprende le scene di ballo in modo piuttosto spettacolare.

Il film non defice di sentimentalisimi ma non scade mai nell'eccessivo (e piuttosto fastidioso) romanticismo.

Il perno attorno a cui ruota il film è ,senza dubbio alcuno, la rivincita, il rispetto e altre caratteristiche riviste in altri film del genere.

Nonostante tutto, il film risulta fresco e mai noioso,conferendo quel senso di soddisfazione (soprattutto nel finale) che ,in prodotti di questo tipo, non si è mai provato.

E' ottima ,infine l'interpretazione degli attori (in primis il protagonista) che,nonostante siano sconosciuti al pubblico italiano, convincono per il loro phatos,piuttosto profondo.

Infine,un ultimo plauso, deve essere concesso alla colonna sonora che annovera i migliori brani hip-pop e R&B del panorama musicale americano.

Il film è stato accolto modestamente dal pubblico italiano con un incasso totale di circa 500.000 euro al 20 giugno 2007.

Vi lascio ,come al solito, al trailer.



Boss_90

sabato 21 luglio 2007

Speciale: harry potter and the deathly hallows, la fine di una saga,la fine di un'epoca.

Spesso assistiamo a certi eventi che la mente fatica a reprimere.
Molte volte potrebbe capitarci ,anche da adulti, di ripensare ai ricordi di infanzia che hanno segnato indelebilmente questo periodo cosi' soave della vita di un individuo.

Ebbene, se fra 20 o 30 anni qualche esponente della generazione attuale,dovesse provare a ricordare la propria infanzia per mezzo di un qualsivoglia ricordo felice,certamente il pensiero suonerebbe:



"Ah che bei tempi quando leggevo harry potter".


Anche chi non fosse patito della saga di libri,come il sottoscritto, deve riconoscere che essenzialmente questo harry potter ha cambiato il mondo, sia cinematograficamente che idealmente.

Sebbene questo sia un blog di cinema è impossibile non lasciare un'impronta o un commento di un evento che segna decisamente la fine di un'epoca.


Mi limito a dire che mentre dormivamo nei nostri accoglienti letti,nella notte tra il 20 e il 21 luglio 2007,schiere di impavidi e accaniti fan si accingevano all'acquisto dell'ultimo episodio di herry potter. ossia: harry potter and the deathly hallows


Ultimo capitolo della saga, questo settimo libro, vede il giovane harry potter intento a distruggere definitivamente il signore oscuro.

Forse un po' amareggiati e spossati dal commovente finale,sul quale non mi scucio ma vi lascio intuire che si tratta del tipico "happy ending",i milioni di fan nel mondo salutano questo nuovo harry potter adulto e permangono con un triste e rammaricante ricordo dei tempi passati a leggere le avventure del maghetto coi capelli a scodella negli ultimi 10 anni.

Il decennio 1997/2007 è stato il decennio harry potter,non si puo' che rendergli merito.

Ma c'è qualcosa oltre quella coltre di marketing e sponsorizzazioni delle case editrici,oltre quelle veritiere voci che fanno della rowling la donna piu' ricca al mondo,c'è qualcosa che permane nei cuori della gente,un che di strano e di particolare,un'atmosfera di consolidamento.


Harry potter insieme alla sua allegra banderuola è destinato a rimanere ,oltre che negli annali di storia,un caso letterario senza precedenti e ,in ogni caso, un ricordo senza termine nei cuori delle gente.



Non è lontano quel periodo in cui i figli dei lettori chiederanno ai genitori una favola della buonanotte.



Dubito che quella favola possa essere ancora cappuccetto rosso(per quanto sia riguardevole nei confronti della favola delle favole) ma,forse,con un tono piu' attonito i figli nelle coperte sussurreranno:


"mi racconti di come harry potter ha aperto la camera dei segreti?"


Tutti sperano in un 8° capitolo e,nonostante il finale chiuda definitavamente il plot narrativo, la speranza dei lettori resiste.


Ritornando a occuparmi di quello che mi spetta,cinema, si potrebbe tracciare sommariamente un percorso cronologico dei film.


L'adattamento della 7° avventura di harry potter dovrebbe essere previsto per il 2010,ma siamo ancora in attesa del 6° e ci stiamo godendo il discreto 5° capitolo della saga,ancora nei cinema.



Solo Il tempo ci dirà come si preannunciano i prossimi episodi cinematografici.


Vi lascio con un'immagine che ,meglio di mille parole, descrive una generazione:


Dall'australia alla russia, harry potter ha unito tutte le culture e anche di questo,dobbiamo rendergli merito.
Boss_90







venerdì 20 luglio 2007

Il trailer del mese: i am legend,io sono leggenda

Chiunque si sia recato nelle sale cinematografiche in questi ultimi 10 giorni avrà sicuramente notato un trailer molto tetro e ben strutturato.

Parlo di "i am legend" "io sono leggenda", opera in uscita a dicembre tratta dal libro di richard matheson,diretto dal poco rinomato francis lawrence.

Il plot ,sommariamente,segue la repentina scomparsa di tutti gli esseri viventi dalla faccia della terra entro i prossimi 5 anni,in seguito alla liberazione di un terribile virus.
Unico superstite di questa mattanza è robert neville,scienziato di formazione militare,che ha assistito alla morte della sua famiglia ,nonostante fosse a conoscenza di una cura con la quale si è salvato.
Minuscolo difetto che si interpone alla sopravvivenza di Neville e del suo fidato cane è l'effetto indesiderato del virus: tramutare gli esseri viventi in creature assetate di sangue.

Il trailer,molto tetro e cupo,ci fa ben sperare,nonostante il passato filmico degli adattamenti al romanzo di matheson siano di qualità piuttosto scadente.

Piuttosto confortante,infine, il tagline del trailer: "l'ultimo uomo sulla terra non è solo".




Boss_90

giovedì 19 luglio 2007

Grindhouse: a prova di morte


Il cinema è un'arte strana,un po' complessa a dire il vero....

A volte,i tentativi di riuscire in qualcosa di particolare o stravagante riescono,altre volte falliscono miseramente,altre volte ancora (molto raramente) rimangono nel limbo.

E' questo il caso di "Grindhouse: a prova di morte" opera ultima del genio quentin tarantino che ne ha curato lo sviluppo assieme all'amico Robert rodriguez.

E' bene fare una premessa perchè questo "Grindhouse" è un'opera alquanto particolare.

Il film ,in realtà,consiste di 2 episodi,rispettivamente:
Death proof (a prova di morte) diretto da quentin tarantino
Planet terror diretto da robert rodriguez

Negli sati uniti le sale cinematografiche hanno proiettato i 2 film conseguentemente,intervallati da alcuni trailers fittizzi in stile anni 70.
Trailers,ai quali è stata conferita una particolare attenzione e diretti con incredibile cura:
Thanksgiving:scritto e diretto da Eli Roth
Machete :scritto e diretto da Robert Rodriguez
Werewolf Women of the SS :scritto e diretto da Rob Zombie
Don't! :scritto e diretto da Edgar Wright
E' questa l'idea di base di questo interessante prodotto,la proiezione di 2 pellicole differenti in un unico spettacolo da 4 ore,reinterpretando in chiave moderna i,mai dimenticati B-movie che hanno spopolato negli stati uniti, nel decennio degli anni 70.

Ci sono riusciti alla grande, rodriguez e tarantino,hanno creato 2 b-movie (come definiscono loro stessi) coi fiocchi.

Il pubblico italiano,per il momento, puo' analizzare esclusivamente il prodotto di tarantino ossia "a prova di morte" in quanto il distributore italiano ha optato per la divisione degli episodi in uscite cronologicamente distanti.

Come si presenta,quindi,il film?


La trama è piuttosto originale .
Questa riprende ,infatti,le azioni di stuntman mike (interpretato con phatos da kurt russell) un killer misogino e psicopatico,che miete vittime con la sua Chevrolet Nova ss,auto preparata appositamente per proteggere il pilota ma per devastare il passeggero,o meglio, le passeggere...

Essenzialmente stuntman mike agisce in solitaria adescando giovani e aitanti esponenti del sesso femminile ,trascinandole nella sua chevy promettendo notti di fuoco ma ,in realtà, uccidendole duranti folli corse,in cui le ragazze perdono la vita in modo orribile.
Sfortunatamente,mike,s'imbatte casualmente in una rinomata e bellissima deejay e,da questo incontro,per mike sarà ben piu' complesso procedere con le sue folli idee.


Sostanzialmente, "a prova di morte" mantiene un ritmo costante nel corso dei suoi 140 minuti,intenso e adrenalinico.
Solo l'introduzione,un minuscolo spazio dedicato a farci comprendere la vita dei protagonisti e i metodi di "accoppiamento" di stuntman mike,mantiene un ritmo scanzonato e non propriamente eccitante,ma era questa sostanzialmente l'idea che tarantino voleva esprimere nei primi 10/15 minuti di proiezione.
Dimenticati i fasti dell'apertura,"death proof" muta in uno dei film piu' violenti sin dai tempi del sempreverde kill bill,una geniale accozzaglia di incidenti al limite dell'impossibile con sprazzi di sangue quasi inverosimili e ,piu' che sgradevoli, piuttosto ironici.
Il sangue è l'elemento in cui tarantino pare muoversi meglio,dirige qualunque azione evidenziando quei particolari che interessano allo spettatore,un tratto essenziale ma sostanzialmente è utile ai fini puramente comprensivi.
Se stuntman mike decide di mietere una delle sue vittime con la sua auto,nei momenti della corsa si nota la necessità di osservare cio' che accade nell'abitacolo,spaziando raramente a visuali esterne,e riprendendo la sfortunata passeggera con una camera adagiata ,probabilmente,sullo schienale del sedile.
Queste meccaniche elementari forniscono una buona resa della scena conferendo ancora piu' tensione ai momenti in cui stuntman mike è in azione.
Le immagini fuori dall'abitacolo sono ,invece,piuttosto dinamiche e si riconosce lo stile di tarantino con zoomate sui volti e primi piani alquanto caratteristici del regista.
In totale "grindhouse:death proof" è un buon prodotto ,forse un po' elementare e poco approfondito,ma l'idea che tarantino voleva conferire a questa sua ultima fatica emana una ventata di novità che non si vedeva da tempo ed è encomiabile ,tralasciando i difetti in approfondimento dei personaggi,l'intento di creare un'opera diversa.
Negli stati uniti grindhouse:death proof è stato accolto da una mole di pubblico solo modesta e in italia ha riscosso consensi appena sufficienti,ma è risaputo che la novità spesso genera soggezione.

Il film incarna pienamente lo stile di tarantino: creare un'opera divertente in cui la violenza e il sangue abbondino senza la presunzione di pretendere di piu'.
Attendiamo ora "planet terror" per giudicare se il prodotto di robert rodriguez sia rimasto fedele ai fasti del sempiterno amico quentin tarantino.

Vi propongo il trailer originale che presenta ,sempre in stile "tarantino-rodrigueziano", ambedue i film .

A onor del vero ,il trailer risulta uno dei piu' piacevoli e particolari del panorama cinematografico degli ultimi mesi.




Boss_90

mercoledì 18 luglio 2007

Hostel 2

Una locandina un'idea:



Presentato da quentin tarantino (genio artista che, dopo kill bil pare essersi consumato,nonostante il gradevolissimo grindhouse),diretto dal rinomato eli roth.

Lo spettatore meno affezionato pensa di doversi trovare dinanzi ad un capolavoro.

Non è cosi. O ,almeno, non lo è propriamente.

Hostel 2 riprende gli eventi collegandosi con l' "hostel" originale tramite l'unico dei ragazzi sopravvissuto agli orrendi esperimenti del precedente film.(sul ragazzo non mi esprimo ,per non anticiparvi nulla...)

Queste bellissime ragazze,che il film ci introduce dopo pochi minuti,sono giunte in europa per una vacanza all'insegna del relax e del divertimento.

Il gruppo di ingenue ragazze,la cui fine è tristemente segnata,viene adescato da una bellissima e statuaria ragazza nordica che propone alle amiche di recarsi in una beauty farm dove le ragazze avrebbero potuto beneficiare di servizi ,come dire, esclusivi.

Mi soffermo sulla beauty farm,perchè se vi fosse un'aspetto che in hostel 2 è stato curato è la promozione del film.Appunto per cio' è stato creato un sito fittizio sulla suddetta beauty farm:

www.bodyscare.com (Il gioco di parole è geniale: bod(ie)s-care/body-scare)

La ragazza nordica,comunque,si rivelerà per quello che è ,ossia la mandante di un gruppo di assassini (interpretati alla stregua di una recita scolastica...) che pagano dolci donzelle e messeri affichè portino nei loro stabilimenti carne fresca da macellare.

Si,perchè,questo è il destino delle ignare ragazze.

Non fosse per qualche piccolo ,e fuorviante, segno di dote del regista in qualche scena (sicuramente eli roth,ha classe ma pare che hostel debba essere un'esperimento chiuso), qualche nota positiva per la fotografia e il cameo dell'immortale edwige fenech (una interpretazione piu' che convincente nonostante il suo ruolo si fermi a pochi dialoghi ed una estenuante corsa nel bosco) le note positive di hostel 2 si fermano qui.

Si perchè hostel 2 è hostel 1. Ossia, il plot della trama è talmente simile che l'unico sforzo compiuto dagli sceneggiatori è stato quello di modificare il cast e inserirlo in un contesto diverso,alternativo.

Per il resto le urla che vi accompagneranno dall'inizo alla fine del film,sono la parte meglio riuscita del film,talmente convincenti ed agghiaccianti da costringervi ad un soprassalto ogni volta che sarà compiuta una tortura (davvero pesante e insopportabile la tortura delle unghie)

Le idee "violente" non mancherebbero, è il resto che non convince.

Le interpretazioni dei personaggi principali (le ragazze) sarebbero anche ottime e offrirebbero una incredibile dose di tensione,non fosse per il modo in cui sono dirette, abbastanza confusionario e assai impreciso.

Si ha l'impressione di assistere ad una piccola serie di sketch che non sono collegati fra loro,ed è piuttosto fastidiosa l'abitudine di roth di spaziare da un momento in cui l'azione non si è conclusa (vedi inseguimento dei cani) a momenti in cui la calma non c'è (altre torture) per poi giungere nuovamente a quella scena precedente ormai conclusa senza conoscerne gli accaduti.

In generale, è questa la sensazione che si prova ad osservare hostel 2. si denotano alcune buon caratteristiche di eli roth,si notano altresi' uno sviluppo fin troppo confusionario di una trama scontata (ad eccezione del finale) e di alcune interpretazione ottime surclassate dalla totalità di attori (gli assasini) totalmente sconosciuti al mestiere.

In italia il film non è stato accolto positivamente e i suoi incassi si sono fermati a 800.000 euro al 17 luglio 2007 ( chi lo sa' poi che la ,fin troppo sviluppata, comunità di p2p users non ci abbia messo lo zampino)

Un'ultima sensazione ci pervade durante i titoli di coda: Hostel 2 ,oltre ad avere quel profumo di risaputo e un po' banale, è una creazione che ha ancora ben poco da offrire,miracoli esclusi.

Boss_90

martedì 17 luglio 2007

Anteprima: speciale Piccoli Talenti crescono.

La florida estate cinematografica ci ha offerto 2 piccoli regali.
A breve pubblichero' uno speciale su 2 talenti emergenti che hanno dimostrato di saper interpretare con notevole convinzione i loro rispettivi ruoli:

Parlo di:

Evanna Lynch: Luna lovegood in "harry potter e l'ordine della fenice"

Shia le bouf: Sam whitwiki in "Transformers"

Boss_90

Transformers

More than meets the eye.

Questo recita la famosissima sigla di apertura di uno dei più acclamati e seguiti cartoon degli anni 80.

Nessuno si sarebbe aspettato ,allora,che questo Transformers fosse diventato un live action nel 2007,anche se,a dire il vero, l'idea aleggiava nell'aria.

Ebbene,prendete 2 attori (magari belli ,sudati e a volte bravi),prendi 6 mezzi militari,rimetti a nuovo 6 mezzi civili,qualche pontiac,un furgone gmc,una camaro distrutta (o custom come la definiscono negli states),un po' di comparse,un' industria di effetti speciali ultramiliardaria (industrial ligh&magic),un regista poco apprezzato dalla critica,un produttore esecutivo dalle possiblità illimitate,finanziatori a go-go ed ecco che transformers è pronto.

La tipica ricetta per il solito filmone americano con 38 ore di calcolo su ogni screen?

Certo ,transformers è anche questo. anche,ma non solo.
Il fulcro della trama è abbastanza elementare,ci troviamo introdotti in questa guerra che si combatte da eoni tra autobots(i buoni) e i decepticons(i cattivoni).
La loro guerra,in realtà,è causata da una sorta di oggetto dal potere inestimabile che potrebbe decidere le sorti dell'universo: l'allspark (un po' ipercubo,un po' cubo di rubik).
Sta agli autobots aiutati da un certo sam whitwiki e dalla sua bella compagna michaela, ritrovare l'allspark prima dei decepticons.


I primi 40 minuti di transformers sono una sorta di introduzione a quello che il film offrirà negli ultimi 90 minuti di proiezione.
Ossia azione pura. Nulla di piu'. transformers riesce bene in cio' che molti film d'azione recenti non riescono,in altre parole,questa nuova opera di michael bay diverte ed emoziona.
Nulla è lasciato al caso,sin dalle prime azioni,si denota una cura particolare nelle animazioni in cg e ,soprattutto,si nota una certa affezione di bay ai vecchi metodi.
In alcuni frangenti ritorniamo alle classiche scene con stuntman,carcasse di automobili che saltano sotto la potenza dei classici esplosivi,ed in altre occasioni è opportuno notare come le realtà della computer grafica e delle scene girate in modo soavemente classico,convivano alla perfezione.
La trama è narrata con 3 storie parallele che aggiungono una buona profondità ad un film che molti considererebbero un semplice giocattolone (lo è ,ma non interamente).
Transformers,pero',non è un film perfetto(come sappiamo di perfetto non v'è nulla).
Spesso, le scene d'azione,pur ben strutturate e dirette con maestria,sono confusionarie e impediscono allo spettatore di seguire i movimenti dei robot e degli attori comprendendo ogni aspetto della trama.
Anche quest'ultima,la trama,nonostante sia caretterizzata da uno script di una certa profondità,fatica ad essere seguita con logica,conducendo ad uno scontato finale,in cui tutti protagonisti degli episodi paralleli finiscono per incontrarsi e depositano la loro vita nelle mani del giovane sam whitwiki.

Il cast ,pur possedendo molti attori perlopiu' sconosciuti nel nostro paese, è di buon livello.
Tecnicamente parlando ,il giovane shia le bouf (pronuncia: shaia le baf,un nome che definire impronunciabile è poco) il nuovo pupillo di spielberg dopo harrison ford,si esibisce in una performance molto credibile di adolescente leggermente sfigato che s' improvvisa eroe.
Non è un caso che spielberg lo abbia scritturato per la parte del figlio di indiana jones nell'ancora lontano, Indiana jones IV.
Non è Altrettanto convincente l'interpretazione della sua giovine compagna michaela ,la oltremodo piacente megan fox,che si trova leggermente stretta nei panni di adolescente dalla vita problematica,e adorata da ogni maschietto nei paraggi.
Non che la fox sia una pessima attrice,ma questo suo ruolo in transformers non le sta' addosso.
Le interpretazioni piu' adulte,dal segretario della sicurezza agli esperti di informatica,ai militari,sono sufficientemente convincenti e i vari personaggi,convivono nella trama con sintonia.

In definitiva questo "transformers" di michael bay,prodotto da steven spielberg,non si presenta come il tipico giocattolone a stelle e strisce ma ,mantiene una certa profondità ,corroborata da un cast di buon livello e da un trama che si articola in modo piuttosto intelligente ma forse un po' confusionario.
Il livello tecnico è altissimo con effetti perfino migliori di quelli ,già straordinari, visti in spiderman 3.
La resa dei robottoni è magnificente e le loro trasformazioni sono spettacolari e scenografiche (ma anche leggermente confusionarie).

In sintesi un buon prodotto che riscuote un'enorme successo negli stati uniti(successo grazie al quale sono stati annunciati 2 sequel) ,e raccoglie un discreto consenso nelle sale italiane con un incasso di circa 6.000.000 di euro al 16 luglio 2007.

Al solito, vi lascio al trailer.



Boss_90

lunedì 16 luglio 2007

Speciale : "harry potter e l'ordine della fenice" prima Saronnese

Come ogni prima che si rispetti (anche quelle nei piccoli cinema dell'interland milanese) anche quella saronnese di "harry potter e l'ordine della fenice" si è dimostrata la solita parata di esposizioni e mostre.
Sembrerà strano , ma il maghetto interpretato da un talentuoso e giovine daniel radcliffe attira piu' adulti che piccini.

La prima saronnese si è svolta l'11 di luglio 2007 nel "multisala saronnese" cinema che,ovviamente,non sembrava essere preparato ad accogliere una tale mole di pubblico.

La folla ha incominciato ad accalcarsi dalle 20:00,un'ora prima dell'unico spettacolo (ore 21:00).
Dolci donzelle con i loro nobili messeri fluttuavano attorno alle porte del cinema dando bella mostra di tanga e ostentando il proprio decolletè con incredibile facilità e dimestichezza.
Quasi per magia (è il caso di dirlo) il cinema adornato per l'occasione (con tanto di gigantografie e pos(tt)er di ogni genere) si è riempito nell'arco di 50 minuti.

Tutto esaurito. Per puro caso sono riuscito a trovare un biglietto che ho poi dovuto vendere improvvisandomi il migliore dei bagarini... avevo assistito allo spettacolo scenografico della prima ma avevo perso un film che definire attesissimo è riduttivo.

Prima di continuare con la recensione permettetemi un plauso all'organizzazione di "cinema saronno" che su una popolazione di 40000 persone ha proiettato il film in una sola sala da 100 posti.

Ebbene,Ho dovuto pazientare 2 giorni, ma alla fine ci sono riuscito: ho visto il famigerato : "harry potter 5".

Essenzialmente,pero',come si presenta questo attesissimo capitolo?

Distinguiamo 2 categorie di pubblico:
-Il fan accanito(che ha letto il libro da cui il film trae ispirazione)
-Lo spettatore casuale(che ha visto tutti i film senza leggerne le opere scritte)

Per il primo , "harry potter e l'ordine della fenice" è una "non propriamente fedele" trasposizione filmica di un bellissimo libro,tecnicamente valida e imperdibile.

Per il secondo il 5° capitolo della saga si dimostra un film discreto con elementi interessanti e assai lontano dai precedenti film.
In questo film troviamo il giovanemago cotretto a privet drive,triste e depresso,che non riceve notizie dai suoi fidati amici (amici su cui mi soffermero' fra poco) da molti mesi.
Harry è devastato dall'ultimo incontro con lord voldemort in cui ha visto morire cedric diggory,e le sue notti insonni lo penetrano nell'animo scoinvolgendolo.

Arrivato a scuola,pero', le cose sembrano non migliorare affato,anzi.

Il mago fa la conoscenza della professoressa dolores umbridge,sottosgretario del ministero della magia,incaricata di vegliare sui rendimenti scolastici,con metodi che si potrebbero definire "barbari".
Tocca a harry e il suo esercito di silente,ribellarsi per riportare la calma nella scuola di hogwarts.


Il film mantiene un ritmo costantemente basso sino agli ultimi combattimenti ,momento in cui si passa da una trama un po' piatta a momenti di trepidazione ben congegnati con effetti speciali che non disturbano lo spettatore ma entrano in sintonia con i momenti di estrema tensione (vi posso assicurare che gli ultimi 15 minuti hanno un ritmo veramente alto e anche cupo).

Il regista david yates,fornisce un'interpretazione alquanto valida del momento di confusione di harry potter,dei suoi problemi amorosi,della sua tempesta ormonale e ,in generale delineando con notevole maestria il mondo adolescenziale in chiave potteriana,soffermandosi notevolmente sulla caratterizzazione psichica e interiore del protagonista.

Il film,indubbiamente, è positivo,ma vi sono alcuni elementi che non convincono.
Vi sarà capitato di notare molti graditi ritorni in questa 5° pellicola: il prof. lupin,il prof moody,sirius black etc.... fatta eccezione per quest'ultimo ,i personaggi che nel libro hanno un ruolo,anche importante, non vengono considerati come meriterebbero.
Ebbene, è impossibile girare un film che riassuma un libro di 400 pagine,ma si sarebbero potute evitare delle sequenze privilegiandone altre di importanza superiore.
Tralasciando questo difetto minimo,che agli occhi di un fan scompare,è doveroso soffermarsi sulle interpretazioni dei personaggi.
Dunque, il candido maghetto con i capelli a scodella è cresciuto,il volto di daniel radcliffe è sufficentemente truce e "incazzato" per donare a harry potter quell'aria da adolescente un po' confuso a cui la vita ha riservato molte brutte esperienze.
L'interpretazione del protagonista quindi convince ed è altrettanto doveroso soffermarsi sulla bravura di questo emergente radcliffe (ricordiamoci pero' il cachet multimilionario).
E' meno intensa,invece, la performance di rupert grint che viene leggermente offuscata dalle apparizioni ,notevolmente ridotte rispetto ai precedenti film.
Il suo livello si mantiene,comunque, valido,conferendo al personggio di ron weasley,quella giusta dose di umorismo e lealtà nei confronti degli amici ,tutti interpretati con bravura: neville pachok,cho,luna(quest'ultima particolarmente simpatica e stravagante).
Le interpretazioni "adulte" quali la solite superbe dei prof. mc grannit (maggie smith) silente(michael gambon)dolores umbridge(imelda staunton) sirius black (un commovente e bravissimo gary oldman)... si soffermano su livelli elevatissimi.

Ebbene all'appello ,l'avrete capito,ne manca una: la tanto acclamata emma watson.
Se il lavoro dell'attore è di passione e interesse verso il proprio personaggio si comprende come ,in questa 5° opera, la watson non convinca.
Nonostante, sia fiorita fisicamente (è un'attrice molto gradevole d'aspetto),pare che le sue doti di recitazione si siano fermate all'ottimo ruolo recitato nei precedenti film.

In definitiva questo harry potter si consacra come un buon film ,che poteva essere molto buono se non ottimo e si appresta a divenire un re del box office (negli stati uniti ha incassato 140 milioni di dollari in 5 giorni).

Cosa ci riserva il futuro di questa saga? ai posteri l'ardua sentenza....

Nel frattempo vi lascio con il trailer ufficiale.



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