giovedì 19 luglio 2007

Grindhouse: a prova di morte


Il cinema è un'arte strana,un po' complessa a dire il vero....

A volte,i tentativi di riuscire in qualcosa di particolare o stravagante riescono,altre volte falliscono miseramente,altre volte ancora (molto raramente) rimangono nel limbo.

E' questo il caso di "Grindhouse: a prova di morte" opera ultima del genio quentin tarantino che ne ha curato lo sviluppo assieme all'amico Robert rodriguez.

E' bene fare una premessa perchè questo "Grindhouse" è un'opera alquanto particolare.

Il film ,in realtà,consiste di 2 episodi,rispettivamente:
Death proof (a prova di morte) diretto da quentin tarantino
Planet terror diretto da robert rodriguez

Negli sati uniti le sale cinematografiche hanno proiettato i 2 film conseguentemente,intervallati da alcuni trailers fittizzi in stile anni 70.
Trailers,ai quali è stata conferita una particolare attenzione e diretti con incredibile cura:
Thanksgiving:scritto e diretto da Eli Roth
Machete :scritto e diretto da Robert Rodriguez
Werewolf Women of the SS :scritto e diretto da Rob Zombie
Don't! :scritto e diretto da Edgar Wright
E' questa l'idea di base di questo interessante prodotto,la proiezione di 2 pellicole differenti in un unico spettacolo da 4 ore,reinterpretando in chiave moderna i,mai dimenticati B-movie che hanno spopolato negli stati uniti, nel decennio degli anni 70.

Ci sono riusciti alla grande, rodriguez e tarantino,hanno creato 2 b-movie (come definiscono loro stessi) coi fiocchi.

Il pubblico italiano,per il momento, puo' analizzare esclusivamente il prodotto di tarantino ossia "a prova di morte" in quanto il distributore italiano ha optato per la divisione degli episodi in uscite cronologicamente distanti.

Come si presenta,quindi,il film?


La trama è piuttosto originale .
Questa riprende ,infatti,le azioni di stuntman mike (interpretato con phatos da kurt russell) un killer misogino e psicopatico,che miete vittime con la sua Chevrolet Nova ss,auto preparata appositamente per proteggere il pilota ma per devastare il passeggero,o meglio, le passeggere...

Essenzialmente stuntman mike agisce in solitaria adescando giovani e aitanti esponenti del sesso femminile ,trascinandole nella sua chevy promettendo notti di fuoco ma ,in realtà, uccidendole duranti folli corse,in cui le ragazze perdono la vita in modo orribile.
Sfortunatamente,mike,s'imbatte casualmente in una rinomata e bellissima deejay e,da questo incontro,per mike sarà ben piu' complesso procedere con le sue folli idee.


Sostanzialmente, "a prova di morte" mantiene un ritmo costante nel corso dei suoi 140 minuti,intenso e adrenalinico.
Solo l'introduzione,un minuscolo spazio dedicato a farci comprendere la vita dei protagonisti e i metodi di "accoppiamento" di stuntman mike,mantiene un ritmo scanzonato e non propriamente eccitante,ma era questa sostanzialmente l'idea che tarantino voleva esprimere nei primi 10/15 minuti di proiezione.
Dimenticati i fasti dell'apertura,"death proof" muta in uno dei film piu' violenti sin dai tempi del sempreverde kill bill,una geniale accozzaglia di incidenti al limite dell'impossibile con sprazzi di sangue quasi inverosimili e ,piu' che sgradevoli, piuttosto ironici.
Il sangue è l'elemento in cui tarantino pare muoversi meglio,dirige qualunque azione evidenziando quei particolari che interessano allo spettatore,un tratto essenziale ma sostanzialmente è utile ai fini puramente comprensivi.
Se stuntman mike decide di mietere una delle sue vittime con la sua auto,nei momenti della corsa si nota la necessità di osservare cio' che accade nell'abitacolo,spaziando raramente a visuali esterne,e riprendendo la sfortunata passeggera con una camera adagiata ,probabilmente,sullo schienale del sedile.
Queste meccaniche elementari forniscono una buona resa della scena conferendo ancora piu' tensione ai momenti in cui stuntman mike è in azione.
Le immagini fuori dall'abitacolo sono ,invece,piuttosto dinamiche e si riconosce lo stile di tarantino con zoomate sui volti e primi piani alquanto caratteristici del regista.
In totale "grindhouse:death proof" è un buon prodotto ,forse un po' elementare e poco approfondito,ma l'idea che tarantino voleva conferire a questa sua ultima fatica emana una ventata di novità che non si vedeva da tempo ed è encomiabile ,tralasciando i difetti in approfondimento dei personaggi,l'intento di creare un'opera diversa.
Negli stati uniti grindhouse:death proof è stato accolto da una mole di pubblico solo modesta e in italia ha riscosso consensi appena sufficienti,ma è risaputo che la novità spesso genera soggezione.

Il film incarna pienamente lo stile di tarantino: creare un'opera divertente in cui la violenza e il sangue abbondino senza la presunzione di pretendere di piu'.
Attendiamo ora "planet terror" per giudicare se il prodotto di robert rodriguez sia rimasto fedele ai fasti del sempiterno amico quentin tarantino.

Vi propongo il trailer originale che presenta ,sempre in stile "tarantino-rodrigueziano", ambedue i film .

A onor del vero ,il trailer risulta uno dei piu' piacevoli e particolari del panorama cinematografico degli ultimi mesi.




Boss_90

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