giovedì 26 luglio 2007

Le regole del gioco (lucky you)

Quando credi che l'estate al cinema sia finita,che harry potter abbia surclassato ogni rivale e che sia tutto pronto per partire dalla tua città in vista di un località di mare lontana dallo stressante ritmo a cui sei sottoposto tutto l'anno,ecco che passi davanti al cinema ,che pensavi chiuso dopo i fasti del maghetto , e ti si presenta davanti una locandina nuova e inaspettata.

E' grossomodo questa la sensazione che mi ha suscitato "le regole del gioco" ,un fulmine a ciel sereno in un'estate quanto mai torrida e ricchissima di uscite interessanti.

A las vegas,Huck (magistrale eric bana) è un tale appassionato di poker sin da giovane.
Hobby,quello del poker, che lo ha portato a livelli di fama piuttosto alti,considerando che è in lizza per i campionati mondiali.
Sebbene la sua abilità sia risaputa,la vita di huck pullula di insoddisfazioni e numerose sconfitte che, oltre ad averlo costretto a stenti e scommesse, trovano il principale responsabile nella persona del padre (interpretato da un geniale Robert duvall, attore che ,non finiro' mai di dirlo, viene costantemente sottovalutato).
E' ,infatti, il genitore ad aver tramandato la "passione" del poker al giovane huck,che lo ritiene responsabile della sua vita alquanto fallimentare.
La misera condizione sociale del protagonista non impedisce alla giovane cantante billie offer (interpetata da una piu' che buona drew barrimore) di prendere confidenza con huck facendo breccia nel suo cuore.

Sara' complesso per huck, amministrare la sua vita sentimentale,quella sul tavolo da poker e ,dulcis in fundo, il suo conflittuale rapporto col padre.

Curtis hanson (8 mile,l.a. confidential) dirige questa new entry del panorama cinematografico estivo con dote e abilità.
Sebbene la trama del film non pulluli di elementi spettacolari o scene d'azione interessanti,il prodotto risulta estremamente godibile e affascinante.

E' eccezionale notare come si possa ancora produrre un'ottimo film con l'ausilio di una buona fotograia che tramuti una las vegas luccicante in una qualsiasi città dove si incrociano le vite tormentate dei personaggi.

Il perno attorno al quale ruota il film è costituito ,indubbiamente, dal rapporto del protagonista con il tavolo verde.
Un perno un po' scarno ,a mio avviso, che poteva essere sviluppato e articolato in maniera differente,nonostante le idee e le possibilità fossero numerose.
E' spiacevole ad esempio lo scempio fatto in fase di sceneggiatura. Sebbene sia stata scritta correttamente, il plot della trama esclude il rapporto sentimentale del protagonista con la cantante,fattore che avrebbe potuto certamente scadere nel sentimentalismo,ma che con attenzione e dovizia di particolari avrebbe potuto essere sviluppato equilibrando romanticismo e narrativa,che ovviamente in questo film non manca.
Pesa ,forse, l'assenza di un rapporto interessante tra i 2 giovani protagonisti,che viene stroncato da miriadi di battute di huck (effettivaemnte verosimili,in ogni caso) che esprimono quanto la sua passione per il poker lo abbia costretto a diventare una sorta di eremita senza scrupoli.

Tralasciando questo difetto,il film si presenta come un'ottimo prodotto ,corroborato da una buona colonna sonora e da un eccellente fotografia,cosi' come da un'ottima regia e un cast piu' che soddisfacente che delinea in modo realistico tutte le peculiarità dei personaggi (bravissimi bobby duvall ed eric bana a delineare il profilo del tipico giocatore di poker).

Al solito vi propongo il trailer originale.


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