Alzi la mano chi fra voi non ha mai avuto il piacere di guardare almeno un episodio della serie "guerre stellari".
Ebbene, nessuno... almeno sarete in pochi spero.
Dunque, nell'ultimo (in ordine di uscita) criticatissimo episodio della saga "La vendetta dei sith" non vi sarete certo dimenticati/e del misterioso anakin skywalker, ne dell'attore che lo interpretava (mi è d'obbligo dirlo) piu' che egregiamente. Tale Hayden christensen.
Ritorna ,di nuovo da protagonista, in questo "Jumper" diretto da Doug liman (quel doug liman di The bourne supremacy ,The bourne ultimate e Mr. and Mrs. Smith), questo attore quasi dimenticato.
Nella finzione letteraria e cinematografica i jumper sono uomini dotati dell'abilità del teletrasporto.
Tuttavia, tali fortunatissimi soggetti, non godono di buona fama tra i paladini, associazione segreta dedita ,sin dal medioevo, alla caccia dei jumper.
Davide rice è uno di questi jumper e compie il suo primo "salto" (tecnicamente l'atto di penetrare nello squarcio spazio temporale creato dal jumper) all'età di 5 anni, ma ricorre coscientemente a tale abilità all'età di 12 anni.
Scoperte tali abilità ,david, decide di sfruttarle per ottenere denaro e dedicarsi alla vita da sultano del brunei.
In meno di 8 anni, compra un lussuoso attico di new york e passa le sue giornate a visitare i posti piu' reconditi e lontani del mondo.
Decide,in un momento di nostalgia, di ritornare al suo vecchio paesello natale, dove reincontra millie.
La ragazza ,dopo un breve dialogo, (spaventosamente breve a dire il vero) accetta di accompagnare david in un viaggio di piacere a Roma (nota positiva: ottime riprese della capitale,gestite con il solito visionario stile americano ) , qui inizierà la caccia a david da parte del gruppo di paladini sopra descritto , capeggiato da un bravo (ma non troppo) samuel l. jackson, i quali lo costringeranno ai più arditi combattimenti.
Panorama, probabilmente interessante, plot con ottime possibilità di svolgimento ma purtroppo , occasione decisamente mancata.
jumper è un prodotto visivamente godibile ma strutturalmente solido come un castello di carte.
Lo screenplay è confusionario e il montaggio è al limite dell'illogico.
Noterete sequenze montate con una rapidità che spiazza lo spettatore e lo trascinano in un vortice di incomprensione.
La sensazione che permane è l'incomprensibile scelta di non usare pause che allenterebbero il ritmo di un film già costantemente piazzato sul livello medio/basso (sconcertante per un film d'azione) .
Tali pause ,comunque, garantirebbero al film (che fa dei cambi di scena dovuti al teletrasporto stesso ,il proprio cavallo di battaglia) una godibilità che ,sinceramente, è minata un montaggio costituito da tagli illogici e insensati.
Vi capiterà di faticare molto di meno per passare "visivamente" dall'attico di new york alla cima della sfinge ,che per il passaggio tra gli interni del colosseo (girati in modo estremamente dinamico e poco consono al nostro modo statico e riflessivo di osservare l'anfiteatro flavio, ma comunque ottimo) e gli interni del gioacchino rossini. L'aereo di linea di Alitalia.
Passi la trama, passi l'interpretazione di christensen, (pur inferiore a quella vista nella vendetta dei sith) ,passi anche quella della Bilson ( orfana della prematuramente defunta serie di O.C.).
Cio' detto , Jumper è un prodotto godibile, adatto perlopiu' alla visione in casa con il vostro home theater , che nel cinema della vostra città.
Flop devastante negli usa, Jumper ottiene un accettabile consenso al box office italiano.
Il trailer: