giovedì 27 dicembre 2007

Anteprima : Natale in crociera

Puntuale come ogni anno, giunge l'ennesimo lungometraggio natalizio di parenti e de sica...
Come ogni anno non si smentisce mai... è sempre peggio!
Tra breve pubblichero' la recensione del film che, credetemi, si rivelerà tutt'altro che positiva.

Ecco il "trailer".



p.s.

sento la mancanza dei bei vecchi film natalizi... ridateci "mamma ho perso l'aereo" !!!

domenica 16 dicembre 2007

Recensione: 1408



Nel panorama cinematografico internazionale è possibile assistere a delle piccole eccezioni che si elevano dalla massa, dei piccoli lampi di genio che mi motivano a sperare ancora in un cinema che sia creato per lo spetttatore e non per gli azionisti.
Uno di questi meritevoli e interessanti prodotti è certamente "1408 " di michel harstfrom, regista danese che ha riprodotto in 35 mm il breve racconto di stephen king apparso nella raccolta "tutto è fatidico".


Il concept dello storyline sà di risaputo ma è il modo con il quale è sviluppato che sorprende.


Michael Enslin è uno scrittore di libri fanta/horror il cui principale intento nella vita è quello di riuscire a carpire una prova dell'esistenza della vita oltre la morte.

Michael è ,peraltro, scoinvolto per la prematura scomparsa della figlia, ( il motivo della sua morte non è spiegato nel dettaglio ,ma si puo' chiaramente osservare che la bambina perisca a causa di una malattia incurabile) che ha portato alla separazione dalla moglie.

Se la vita privata di michael è caotica, la sua vita lavorativa è addirittura terrificante.

Lo scrittore passa intere notti nei posti rinomatamente infestati da spettri per poterne finalmente testimoniare l'effettiva esistenza.

Sfogliando le lettere ricevute ,michael trova una cartolina del dolphin hotel (cartolina che ,non ci è dato saperlo, sembra essergli stata spedita dal proprietario stesso del'hotel) che lo invita a non entrare nella stanza 1408.

Lo scrittore tenta in tutti i modi di convincere telefonicamente a prenotare la stanza, ma senza successo.

Decide ,quindi, di partire per new york e parlare di persona con MR. Olin, il direttore del dolphin hotel, il quale dopo una estrema pressione a non entrare nella camera 1408, desiste e consegna a michael le chiavi.

Inizia cosi', per lo scrittore un turbinoso percorso allucinogeno nella stanza 1408 che porterà ad un'inattesissimo finale che svelerà ,velatamente, la verà identità di Mr. olin e della natura della stanza maledetta.


Estremo, allucinante, invasivo e sottilmente cinico. Quali migliori aggettivi per commentare 1408?

Lo spettatore assiste ad una sorta di viaggio introspettivo del protagonista, che matura grazie agli eventi accaduti nella stanza.

Il percorso è cosi' ben strutturato che immedesimano lo spettatore con tale realismo da renderlo partecipe della pazzia e dell'incredulità del bravissimo protagonista (john cusack: perfetto, non si puo' definirlo in altro modo).

Pare di assistere ad una seduta piscoterapeutica che debba espiare dalle proprie colpe e dai propri pensieri, cio' si rivela essere sia un pregio, che un difetto.

Da una parte concede al film quella sana dose di personalismo che manca in tutte le produzioni piu' altisonanti e concede allo spettatore di immedesimarsi nel protagonista della storia che rimane sempre e in ogni caso il fulcro del film.

D'altro canto, invece, costringe il film ad una serie di sezioni dal ritmo estremamente lento, non in linea con le restanti scene cariche di phatos e tensione.

La regia è dinamica e segue le azioni del protagonista (lo potrete notare voi stessi) con sicurezza ma senza mai trascinarvi nella scontatezza, giacchè la fotografia risulta sempre essere in linea con le relative situazioni : buia e spettrale nelle situazioni piu' cupe e incredibilmente realistica a colorita nelle scene piu' adrenaliniche (vedi finale).

Da osservare ,un pregievole omaggio a quel capolavoro che è "shining" di stanley kubrick, quando la stanza cade nel gelo ,innevata.

Da sottolineare anche le prime scene nella stanza ,in cui michael, viene attaccato da un maniaco con una accetta... sia l'espressione del manigoldo che le movenze sceniche ricordavano molto la storica scena in cui jack nicholson sfonda una porta con un ghigno malefico.

La caratterizzazione sonora si compone di una colonna sonora nei limiti dell'accettabile senza lodi, ma sufficienti.

Impressionanti gli effetti sonori ,dalle semplici urla agli stridolii di sottofondo.

Eccezionale l'interpretazione del protagonista john cusack (attore che apprezzo molto) e del sempreverde samuel l. jackson che dona a mr. olin quella giusta dose di cinismo e mistero che si rivelerà essere una mera copertura nel finale del film.

1408, risulta essere un prodott da apprezzare nella sua integrità, non esente da difetti, che rappresenta dopo "cuori in atlantide" la miglior trasposizione cinematografica di un racconto di stephen king.