Dopo una lunga assenza, torno per un post tutt'altro che piacevole.
Oggi è scomparso all'età di 64 anni Tonino Accolla, istrionico doppiatore cinematografico e televisivo. Celebri le sue reinterpretazioni di Eddie Murphy per il quale ha creato la famigerata risata che contribuì a renderlo celebre in Italia e per il suo leggendario lavoro in qualità di doppiatore ufficiale di Homer Simpsons grazie al quale a contribuito a rendere famigerata anche nella nostra penisola la figura animata più celebre del pianeta.
Voci che non si dimenticano.
domenica 14 luglio 2013
domenica 2 giugno 2013
A volte ritornano
E' risaputo.
Scrivere una tesi ed essere dei cinefili (per quanto timidi ed inesperti), richiede sempre dosi di pazienza spesso indisponibili.
Talvolta è impossibile anche solo pensare di poter coniugare le due cose.
Paradossalmente il periodo (e la mia nuova compagna di avventure cinematografiche) è stato saturo di utili consigli , rendendo possibile persino ad un convinto sostenitore della fantascienza, dell'avventura e del thriller a piegarsi ai voleri della commedia brillante e del dramma nelle sale cinematografiche.
In questo periodo di lunga assenza dalle pagine del blog ho avuto modo di valutare le recenti produzioni americane che meritano approfondite recensioni che saranno pubblicate a breve.
Nel frattempo consiglio la visione dei film che saranno recensiti:
-"La frode" di Nicholas Jarecki. Thriller drammatico di ampie vedute con finale inaspettato e un Richard Gere in una delle sue interpretazioni più convincenti.
-"Come un tuono" Di Derek Cianfrance: Lungo Dramma generazionale di una storia di vita normale con retroscena realistici ma talvolta forzati.
-"Il lato positivo" di David O. Russel. Commedia brillante con toni drammatici di grande pregio. Ben sviluppata con personaggi convincenti. De Niro valore aggiunto. Cooper, stella ascendente di gran rilievo.
-"Una notte da leoni 3": Se non siete appassionati della trilogia: Evitabile. Se siete appassionati della saga: imperdibile, risate assicurate con un finale agrodolce ed esplosivo per una trilogia che, a parere di chi vi scrive, racconta una storia d'amicizia forte e folle.
Parentesi CANNES 2013:
Steven Spielberg, Presidente di assoluta eccezione di questa interessante edizione del festival di Cannes, ancora sfortunata per il cinema italiano.
FILM IN CONCORSO:
- Jeune et Jolie, regia di François Ozon (Francia)
- Heli, regia di Amat Escalante (Messico)
- Le passé, regia di Asghar Farhadi (Francia)
- Tian Zhu Ding, regia di Jia Zhangke (Cina)
- Jimmy P. (Psychotherapy of a Plains Indian), regia di Arnaud Desplechin (Francia/Stati Uniti d'America)
- Soshite Chichi Ni Naru, regia di Hirokazu Kore-eda (Giappone)
- Inside Llewyn Davis, regia di Joel ed Ethan Coen (Stati Uniti d'America)
- Borgman, regia di Alex Van Warmerdam (Paesi Bassi)
- Wara No Tate, regia di Takashi Miike (Giappone)
- Un château en Italie, regia di Valeria Bruni Tedeschi (Francia)
- La grande bellezza, regia di Paolo Sorrentino (Italia/Francia)
- Behind the Candelabra, regia di Steven Soderbergh (Stati Uniti d'America)
- Solo Dio perdona (Only God Forgives), regia di Nicolas Winding Refn (Francia/Danimarca)
- Grigris, regia di Mahamat-Saleh Haroun (Francia/Ciad)
- Nebraska, regia di Alexander Payne (Stati Uniti d'America)
- La Vie d'Adèle, regia di Abdellatif Kechiche (Francia/Belgio/Spagna)
- The Immigrant, regia di James Gray (Stati Uniti d'America)
- Michael Kohlhaas, regia di Arnaud des Pallières (Francia/Germania)
- Venere in pelliccia (La Vénus à la fourrure), regia di Roman Polański (Francia)
- Only Lovers Left Alive, regia di Jim Jarmusch (Stati Uniti d'America)
Palmarès
Concorso
- Palma d'oro: La Vie d'Adèle, regia di Abdellatif Kechiche (Francia/Belgio/Spagna)
- Grand Prix Speciale della Giuria: Inside Llewyn Davis, regia di Joel ed Ethan Coen (Stati Uniti d'America)
- Prix de la mise en scène: Heli, regia di Amat Escalante (Messico)
- Prix du scénario: Tian Zhu Ding, regia di Jia Zhangke (Cina)
- Prix d'interprétation féminine: Bérénice Bejo per Le passé di Asghar Farhadi
- Prix d'interprétation masculine: Bruce Dern per Nebraska di Alexander Payne
- Premio della giuria: Soshite Chichi Ni Naru, regia di Hirokazu Kore-eda (Giappone)
Un Certain Regard
- Premio Un Certain Regard: L'Image manquante, regia di Rithy Pahn
- Premio della giuria: Omar, regia di Hany Abu-Assad
- Premio per la regia: Alain Guiraudie per L'Inconnu du lac
- Premio A Certain Talent: al cast di La Jaula de Oro, regia di Diego Quemada-Diez
- Premio Avenir: Fruitvale Station, regia di Ryan Coogler
Settimana Internazionale della Critica
- Gran Premio Settimana Internazionale della Critica: Salvo, regia di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza (Italia/Francia)
- Premio SACD: Le Démantèlement, regia di Sébastien Pilote (Canada)
Quinzaine des Réalisateurs
- Premio Art Cinéma: Les Garçons et Guillaume, à table!, regia di Guillaume Gallienne (Francia)
- Premio Europa Cinema Label: The Selfish Giant, regia di Clio Barnard (Regno Unito)
- Premio SACD: Les Garçons et Guillaume, à table!, regia di Guillaume Gallienne (Francia)
Altri premi
- Caméra d'or: Ilo Ilo, regia di Anthony Chen (Singapore)
- Premio Fipresci:
- Concorso: La Vie d'Adèle, regia di Abdellatif Kechiche
- Un Certain Regard: Manuscripts Don't Burn, regia di Mohammad Rasoulof
- Sezioni collaterali: Blue Ruin, regia di Jeremy Saulnier
- Premio della Giuria Ecumenica: Le passé, regia di Asghar Farhadi
- Menzione speciale della Giuria Ecumenica: Soshite chichi ni naru, regia di Hirokazu Kore-eda, e Miele, regia di Valeria Golino
- Queer Palm: L'Inconnu du lac, regia di Alain Guiraudie
- Trofeo Chopard:
- Rivelazione femminile: Blanca Suárez
- Rivelazione maschile: Jeremy Irvine
- Premio François Chalais: Grand Central, regia di Rebecca Zlotowski
- Palm dog: Baby Boy in Behind the Candelabra
Vi lascio al trailer de "L'uomo d'acciaio" , ultima fatica di Zack Snyder con Christopher Nolan produttore, incentrata sulle vicende di Superman alias Clark Kent. Un reboot che sta dividendo critica e pubblico ma merita un'attenta valutazione.
(in copertina: Una notte da leoni e La grande promessa).
martedì 8 gennaio 2013
Recensioni FLASH e anteprime 2013
A volte ritornano. Questo blog è così. tra il serio e faceto, tra una stagione e l'altra, se l'autore se ne preoccupa (o trova il tempo di preoccuparsene), spunta fuori qualche recensione più o meno accettabile.
Il periodo Natalizio ci regala grandi capolavori, antologie epiche, ritorni al passato e tuffi in un futuro cinematografico che sembra soverchiato dall'opprimente presenza di fantasmi antesignani.
Cogan : Può un solo lungometraggio definirsi simultaneamente ben fatto e assolutamente evitabile?
La risposta non è si. Non è no. Due possibilità mutuamente escludibili ed esclusive. La risposta è COGAN di Andrew Dominik.
Libro dello sfortunatamente poco noto in Italia George Higgins (talmente poco noto da risultare MAI tradotto se non grazie a questo film che convince einaudi a proporci una discreta traduzione di un libro ben fatto ma annichilente. Proprio quel Cogan's trade, dal quale è sceneggiato questo film). Luci, regia, montaggio perfetti. Sceneggiatura inconsistente e pretenziosa. Retorica da pub. Prive di significato le incursioni televisive di Obama che rimandano alla complessa e scompaginata situazione sociopolitica attuale degli States, peraltro alterando COMPLETAMENTE il contesto storico del romanzo di Higgins.
Eppure, non troverete in nessuna galleria cinematografica, in nessun altro film una rivisitazione così curata e attinente al libro come in questo COGAN. Si stravolge la timeline ma ogni dettaglio, situazione, ambiente e dialogo è reso alla perfezione. A primo acchitto (ma anche al centesimo) il film si ricorda per la lunghezza di dialoghi inconcludenti ed enormi. Non è difetto di scena o regia ma mera trascrizione da libro.
Il prodotto è godibile ma fuori da un canone di classificazione classico che lo rendono accettabile per chi conosce regista, libro e scrittore (discreta anche l'interpretazione di Pitt e di Gandolfini attorno il quale il film VIVE per 40 minuti abbondanti) ma assolutamente esacerbante per chi non conosca il primo, il secondo e il terzo. Scene da : "Io me ne vado. Che merda di film" in sala.
Lezione gratis: Tarantino si nasce, non si diventa.
Lo Hobbit: Vuoi rivivere gli epici clamori della trilogia de: "Il signore degli anelli"?
Vuoi affrontare orde oscure di Uruk-hai e goblin?
Vuoi abbandonarti a due clamorose ore e mezzo di pura avventura leggendaria?
Pensi di trovare risposta ne "Lo hobbit"?
Se. buona notte:
Intendiamoci. Gran film. Ben fatto. Ben riuscito ,Certo. A patto di dimenticare che il suo antesignano spirituale è preceduto da una schiera di Oscar che da sola basterebbe a rifondere i depositi di acciaio dell'ILVA. Le musiche riciclate contribuiscono ad aiutare i nostalgici (come il sottoscritto NDA) a rivivere i passi del SDA. Ma manca il perno centrale che rese la trilogia originale quasi evangelica. Mister Jackson si rifarà (se ce ne fosse bisogno) con le prossime due avventure della trilogia? siamo sicuri di si.
Avviso: Volete assistere ad una proiezione in HFR3D? Auguri, fatemi sapere. E fate sapere anche al vostro ottico.
Nota: chi vi scrive non è un cultore di Tolkien nè un grande appassionato della terra di mezzo o del Fantasy in senso generale.
Anteprime: Da tenere d'occhio durante il 2013.
LA MIGLIORE OFFERTA: Nuovo profondo lungometraggio di Giuseppe Tornatore. Acclamato dalla critica, e pubblico. Già nelle sale. Coinvolgente.
PACIFIC RIM (obnubilante e mastodontica opera di Guillermo del Toro)
L'UOMO D'ACCIAIO: (profondo riadattamento che spera di ridare vita a Superman dopo recenti disastri cinematografici e anni di dimenticatoio. Diretto Dal Zack Snyder di 300 e prodotto da Sua Maestà del cinema Christopher Nolan)
Vi lascio ai trailer di "Pacific Rim" e "L'uomo D'acciaio"
Il periodo Natalizio ci regala grandi capolavori, antologie epiche, ritorni al passato e tuffi in un futuro cinematografico che sembra soverchiato dall'opprimente presenza di fantasmi antesignani.
Cogan : Può un solo lungometraggio definirsi simultaneamente ben fatto e assolutamente evitabile?
La risposta non è si. Non è no. Due possibilità mutuamente escludibili ed esclusive. La risposta è COGAN di Andrew Dominik.
Libro dello sfortunatamente poco noto in Italia George Higgins (talmente poco noto da risultare MAI tradotto se non grazie a questo film che convince einaudi a proporci una discreta traduzione di un libro ben fatto ma annichilente. Proprio quel Cogan's trade, dal quale è sceneggiato questo film). Luci, regia, montaggio perfetti. Sceneggiatura inconsistente e pretenziosa. Retorica da pub. Prive di significato le incursioni televisive di Obama che rimandano alla complessa e scompaginata situazione sociopolitica attuale degli States, peraltro alterando COMPLETAMENTE il contesto storico del romanzo di Higgins.
Eppure, non troverete in nessuna galleria cinematografica, in nessun altro film una rivisitazione così curata e attinente al libro come in questo COGAN. Si stravolge la timeline ma ogni dettaglio, situazione, ambiente e dialogo è reso alla perfezione. A primo acchitto (ma anche al centesimo) il film si ricorda per la lunghezza di dialoghi inconcludenti ed enormi. Non è difetto di scena o regia ma mera trascrizione da libro.
Il prodotto è godibile ma fuori da un canone di classificazione classico che lo rendono accettabile per chi conosce regista, libro e scrittore (discreta anche l'interpretazione di Pitt e di Gandolfini attorno il quale il film VIVE per 40 minuti abbondanti) ma assolutamente esacerbante per chi non conosca il primo, il secondo e il terzo. Scene da : "Io me ne vado. Che merda di film" in sala.
Lezione gratis: Tarantino si nasce, non si diventa.
Lo Hobbit: Vuoi rivivere gli epici clamori della trilogia de: "Il signore degli anelli"?
Vuoi affrontare orde oscure di Uruk-hai e goblin?
Vuoi abbandonarti a due clamorose ore e mezzo di pura avventura leggendaria?
Pensi di trovare risposta ne "Lo hobbit"?
Se. buona notte:
Intendiamoci. Gran film. Ben fatto. Ben riuscito ,Certo. A patto di dimenticare che il suo antesignano spirituale è preceduto da una schiera di Oscar che da sola basterebbe a rifondere i depositi di acciaio dell'ILVA. Le musiche riciclate contribuiscono ad aiutare i nostalgici (come il sottoscritto NDA) a rivivere i passi del SDA. Ma manca il perno centrale che rese la trilogia originale quasi evangelica. Mister Jackson si rifarà (se ce ne fosse bisogno) con le prossime due avventure della trilogia? siamo sicuri di si.
Avviso: Volete assistere ad una proiezione in HFR3D? Auguri, fatemi sapere. E fate sapere anche al vostro ottico.
Nota: chi vi scrive non è un cultore di Tolkien nè un grande appassionato della terra di mezzo o del Fantasy in senso generale.
Anteprime: Da tenere d'occhio durante il 2013.
LA MIGLIORE OFFERTA: Nuovo profondo lungometraggio di Giuseppe Tornatore. Acclamato dalla critica, e pubblico. Già nelle sale. Coinvolgente.
PACIFIC RIM (obnubilante e mastodontica opera di Guillermo del Toro)
L'UOMO D'ACCIAIO: (profondo riadattamento che spera di ridare vita a Superman dopo recenti disastri cinematografici e anni di dimenticatoio. Diretto Dal Zack Snyder di 300 e prodotto da Sua Maestà del cinema Christopher Nolan)
Vi lascio ai trailer di "Pacific Rim" e "L'uomo D'acciaio"
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