domenica 25 novembre 2007

Anteprima: 1408

Ho appena visionato 1408, lungometraggio statunitense con joan cusack e samuel l. jackson, basato sul racconto di stephen king.

Approfondita e precisa analisi verrà pubblicata nei prossimi giorni.

Nel frattempo vi lascio al trailer.


domenica 18 novembre 2007

Recensione: Elizabeth , the golden age

Data l'eccessiva mole di impegni e di film in sala ho chiesto alla mia collaboratrice lisa di scrivere una recensione del film "elizabeth the golden age"

"Prima di vedere il film Elizabeth, non sapevo di preciso cosa aspettarmi. Subito pensavo si trattasse di qualcosa a livello molto storico e piuttosto noioso, ma guardando i trailer e conoscendo il contesto mi sono detta che ne valeva la pena.
Il film, ambientato durante la monarchia di Elisabetta I, narra di come Filippo II di Spagna, cattolico, sia deciso a togliere la corono alla regina protestante attraverso a una sorta di “guerra santa”
Oltre agli avvenimenti storici però si darà spazio ad avvenimenti di vita quotidiana, arrivo di nuovi personaggi, come l’avventuriero Rahleigh, che sarà un punto importante per la regina.
Il film non si occupa solo di raccontare i fatti secondo la storia, ma anche di mostrare il lato umano dei personaggi, delle loro emozioni e abitudini. All’inizio infatti si mostra il potere incontrastabile della regina, che però nel corso della storia tentenna, rivelando le sue debolezze e sentimenti come l’amore.
Nel film i dettagli sono molto ben curati, spiccano i colori e la regia dimostra la sua validità. Attraverso le perfette inquadrature le sensazioni trasmesse sono amplificate, come ad esempio la figura della regina in piedi sulla scogliera, di fronte a un immenso mare in burrasca e il cielo plumbeo.
Il personaggio di Elizabeth è molto complicato, si deve mostrare come una regina impeccabile, amata dal popolo, ma anche lei è umana, e come tutti ci sono momenti in cui deve ammettere a se stessa le proprie debolezze.
È confusa dall’amore, l’invidia verso la sua cortigiana favorita (Elizabeth) a cui è motlo affezionata, si vede come abbia paura di fronte a una guerra incombente, e a lei spettano molte decisioni, ma sarà in grado di rialzarsi e a mostrare a tutti la sua grandezza.
In definitiva la storia mostra come una regina da sola, sappia come mandare avanti il suo paese, senza arrendersi e continuando a lottare, anche contro i suoi sentimenti se necessario, e come viene citato nel film “e voi signora, siete una donna di rara grandezza.”
Lisy
Ringrazio ancora la mia collaboratrice lisa, per il suo primo (e non ultimo) articolo su 9 millimetri.


ecco il trailer

Recensione: Come tu mi vuoi


Il cinema per ,e sui, teenagers è corroborato da una serie di catastrofiche idiozie e di film ricchi dai buoni propositi che riescono nell'intento di attrarre una discreta mole di quel semplciotto pubblico che siamo noi teenagers.
Pare che questo "come tu mi vuoi" faccia parte di un categoria ancora piu' bassa e infida,che io adoro definire "le stronzate colossali" .
Non sono mai stato cosi' duro e imparziale con un'opera da me recensita, ma credetemi, che nonostante alcuni buoni e doverosi aspetti positivi, questo film mi ha deluso.
Giada è la tipica studentessa universitaria da 110 e lode, vita privata inesistente ,bruttina che fatica a mantenersi gli studi dando ripetizioni in ogni tipologia di materia.
Casualmente viene a conoscenza di Riccardo ,un superstandardizzato figlio di papa' , feste,donne e sfarzo, sono parte integrante della sua vita (come ama definirlo la capotondi :insapore, inodore incolore...) .
Inizia per giada il disperato tentativo di conquistare il ragazzo , modificando completamete il suo modo di essere e il suo look, per fingersi piu' sensuale e attraente..
Vuoto, incolore ,inodore e insapore.... non è solo una battuta della capotondi... ma anche i termini che meglio definiscono questo film.
L'idea portante del film è completamente basata su un concetto ripugnante: "cambio me stessa per poter piacere al figo di turno".
Idea, purtroppo largamente diffusa e nel mondo reale e nel mondo cinematografico, si sentiva forse il bisogno di elevarla a status del mondo del cinema?
E' questa sensazione di vuotezza , l'impressione di assistere ad un enorme spot publicitario ,che infastidisce.
Diciamolo, 2 o 3 buone idee potrebero esserci.
Seppur banale ,la storia regge , è buona l'idea dell'avvicinamento dei 2 protagonisti tramite il corso di recupero... ma personalmente un buon attacco per la trama non rende migliore un film...
La regia, non a caso, è di un novellino, Volfango de biasi.
Noto le buoni intenzioni di quest'ultimo di proporre un film quantomeno decente, ma consiglierei di cimentarsi in altri generi, poichè dopo "notte prima degli esami" il genere (e il cast) dei teen movie italiani è sin troppo saturo e ripetitivo.
Il cast, infine, si compone di attori esageratamente noti al pubblico italiano, Nicolas Vaporidis che sembra albergare nel cuore di ogni donzella, nonchè in quello di ogni regista italiano e pare essere presente in ogni teen movie da 3 anni a oggi.Il giovane attore sa' fare il suo mestiere e il ruolo del giovane rampollo riccone gli si cuce perfettamente addosso e sa interpretarlo con convincente realismo.
Infine, Cristiana Capotondi, la cui ascesa pare inarrestabile dai tempi di notte prima degli esami, si esibisce in una performance sottilmente inverosimile...
Vi pare possibile che una studentessa bruttina e arguta possa mutare improvvisamente a giovine gnocca di periferia? modificando ogni sua abitudine e tutti i fattori ad essa legati?
Se da un lato, la sua interpretazione risulta sufficientemente convincente, il ruolo impostole dalla sceneggiatura non si adatta alle doti della giovane attrice.
La mancanza di profondità che permea il film, rende gli attori burattini di carne nelle mani degli sceneggiatori, ne deriva una sensazione di opprimente noia e scontatezza che rende il film un prodotto assai evitabile.
Giudicate voi, gurdando il film, in programmazione al cinema silvio pellico di Saronno.
Vi lascio al trailer.


lunedì 12 novembre 2007

Anteprima: cloverfield

Gironzolando per la rete mi sono imbattuto in alcune notizie riguardanti CLOVERFIELD,segretissimo e misterioso progetto in cui neanche la veridicità del titolo è stata ufficializzata (difatti dovrebbe presto cambiare nome in WRECK).

Tutto il materiale che ci puo' fornire alcune indicazione sono il teaser e una immagine (forse la locandina ) non particolarmente rincuoranti.



Abbiamo solo una data: 18 gennaio 2008.




Pare che l'incipit del film consista in una cassetta in una videocamera,la cui riproduzione verrà avviata da un soccorritore intento a svolgere il suo lavoro.

Staremo a vedere. per ora tutto è avvolto in un interessantissimo alone di mistero.

Recensione: The bourne ultimatum, il ritorno dello sciacallo


Devo ammettere che l'impegno da me profuso per srivere questa recensione non è indifferente.
Prima di potermi sbizzarrire con The bourne ultimatum è stato necessario ,infatti, esaminare attentamente i prequel di questo terzo (e utlimo ?) capitolo.
Le sinossi della (come amo definirla io) BOURNE TRILOGY è assai complessa da riassumere e merita,effettivamente, di essere goduta attraverso i film.
Mi soffermo semplicemente a introdurvi jason bourne alias: DAVID WEBB
Jason bourne è un ex agente della cia,che ci viene introdotto nel primo film, come un giovane confuso e assolutamente privo di ogni ricordo del suo passato.
E' braccato da ogni autorità federativo-governativa, perchè risulta essere l'ultimo testimone di un'operazione che potrebbe compromettere le stabilità governative.
Preda,quindi , di ogni agenzia, jason bourne è costrettoa fuggire e difendersi nei primi 2 capitoli della trilogia.
In questo ,ultimo capitolo, The Bourne utlimatum appunto, l'agente muterà da preda a predatore, reggendo sempre e comunque le redini del gioco.. anche nell'inaspettato finale.
The bourne ultimatum è un rappresentante dei piu' classici e emozionanti film d'azione.
Scene real time, telecamera a mano, digitalizzazione al limite dell inesistenza, caratteristiche che rendono questo film uno fra i piu' riusciti film d'azione degli ultimi anni, capace persino di superare il suo prequel: the bourne supremacy.
Le interpretazione sono assolutametne convincenti e consiglio vivamente a chi masticasse un po' di inglese, di godersi il film in lingua madre.
Non che il doppiaggio italiano ,deperisca il prodotto, ma le voci sono alquanto lontane dalle interpretazioni originali.
Tecnicamente matt damon è perfetto per il ruolo di jason bourne: rude,spaccone e figo.
In questo ultimo lungometraggio si nota la trasformazione definitiva di bourne: da confuso giovane agente ad esperta e saggia spia killer.
Interessante quindi questo capitolo terminale della trilogia di bourne, che concede la degna chiusura ad un'ottima saga.
Encomiabile il lavoro di david greenberg e dei suoi sceneggiatori,che hanno diretto con maestria una delle piu' belle trilogie del cinema d'azione.
Boss_90

Recensione: die hard ,vivere o morire


LA sensazione che provo quando devo recensire seguiti dei film le cui vicende ruotano attorno ai miei miti ,è un misto non troppo piacevole di paura,sfiducia ed eccitazione.
Sarà perchè se rinascessi ,vorrei essere john mclane o perchè la serie DIE HARD mi ha sempre attratto, ma cio' che mi ha spinto a vedere questo Die Hard:Vivere o Morire trascende la semplice curiosità.
In questo 4° (sicuramente non ultimo) capitolo della serie ritroviamo il tenace john mclane (interpretato da bruce willis) ,separato, con figli a carico.
Dopo la sua promozione a capitano, le giornate del rude poliziotto trascorrono all'insegna del combattimento contro i ragazzi interessati alla sua avvenente figliuola (mary elizabeth winstead) e contro il crimine.
L'equilbrio iniziale viene interroto da un'attacco informatico ai danni della rete nazionale da parte di un incallito e preparatissimo terrorista-hacker.
Inizia cosi' la ricerca di john mclane ,assistito dal figlio (anch'egli smanettone dei pc) del terrorista, le cui azioni potrebbero rifrangersi sul corretto svolgimento delle attività informatiche di tutto il mondo.
A rovinare l'impresa del rude poliziotto e figlio, giunge la notizia del rapimento dell'amata figlia da parte del cattivone di turno.
Inzia cosi' per john un'estenuante lotta contro il tempo, intervallata da incidenti al limite dell'incredibile e azioni solitarie disumane.
Breve,chiaro,conciso, elementare ed emozionante: 5 aggettivi che qualificano nel miglior modo possibile questo 4° capitolo di die hard.
LE scene d'azione sono esaltanti e ,alcune, rimarranno dei cult indimenticabili ( vedi f12 tra le vie della città a 3 metri di altitudine dalla strada o distruzione di un elicottero con un'automobile in volo).
Le battute si sprecano e risultano sempre ciniche e ironiche.
Questa semplice miscela di ironia e azione corrobora lo spettatore con una particolare sensazione di appagamento che,concluso il film, si manifesta con un lungo e prolungato sospiro liberatore.
Bruce willis-John mclane sembra, quindi, poco disposto a perdere lo smalto che lo contraddistingue da quasi 20 anni e la sua figura rafforza notevolmente questo prodotto che risulta ,nonostante sia il 4° sequel, uno dei migliori della serie.
La sensazione che aleggia durante la proiezione del film, rimane sempre e comunque quella di trovarsi di fronte ad un old style movie che nonostante l'evidente impronta della digitalizzazione,risulta essere divertente come pochi,leggermente banale, ma eccezionalmente emozionante.
Boss_90

giovedì 1 novembre 2007

Anteprima: the bourne ultimatum

A breve verranno pubblicate le recensioni di "Die: Hard vivere o morire" e "The bourne ultimatum" capitolo conclusivo della trilogia dedicata a jason bourne.

Vi lascio al trailer di "the bourne ultimatum".