martedì 4 settembre 2007

Crank





Il genere degli action movie è uno di quei pochi ad annoverare una moltitudine cosi' elevata di film da risultare ormai quasi noioso.

Non fosse per quei 2 o 3 registi pro-anno che ,con azzardato coraggio, tentano la fortuna proponendo l'agoniato "colpo di genio", pretendendo di cambiare o rivoluzionare il genere (slevin docet).


Da 2 anni ad oggi, solo una percentuale del 50% di registi all'anno ,corona questo particolarissimo sogno di proporre quel qualcosa di nuovo che il pubblico e le masse attendono con trepidazione.

Se la matematica,quindi,non è un'opinione solo 1 film d'azione ogni 365 giorni potrebbe essere in grado di stupirci.

Quest'anno il particolarissimo merito è toccato a Crank , diretto dalla coppia mark neveldine-brian taylor (che ,a presagire da questo nuovo film ,promettono una serie di ottimi risultati futuri) .


Lo script è qualcosa di mai visto.

Certo,non è un modo di dire, perchè la trama di questo crank ,sebbene corroborata dai soliti pregi e difetti di un film d'azione e dalla sua inoppugnabile scontatezza, è una ventata d'aria fresca nel mondo degli action.

Nonostante ci si avvi in un modo piuttosto insolito al sorprendente finale,Crank lascia quel senso di soddisfazione nello spettatore che è ritrovabile in pochi action.


E' da premettere,in ogni caso, che non è l'idea di base che colpisce lo spettatore,quanto il modo in cui essa viene sviluppata che ci mostra spudoratamente come i registi si siano impegnati a fare provare allo spettatore esattamente CIO' che loro volevano ,nel preciso istante in cui questo qualcosa (un'inseguimento,una sparatoria,una scena comica...) DOVEVA accadere e
la sensazione di compiacimento che ne deriva assistendo alle scene è assai appagante.


La sinossi (paradossalmente) ,nella sua banalità, è originale.

Chev chelios,assassino professionista,si risveglia confuso e frastornato nella sua stanza da letto e scopre di essere stato drogato con un potente preparato sintetico definito : "cocktail di pechino".

Il mandante di questo particolare delitto è un infimo boss locale affiliato all'ex Capo di chev.

L'unico indizio di cui chev dispone è un filmato che viene proiettato sul televisore dello sfortunato assassino,in cui si mostra il momento dell'atto di avvelenamento.

Inizia per chev una corsa contro il tempo e contro gli effetti della potente droga somministratagli che inibisce le sue ghiandole surrenali impedendo la produzione di adrenalina.

Unico limite ,ad un panorama poco roseo, consiste nel cuore di chev.

Qualora lo sfortunato uomo smetta di muoversi ,il muscolo si ferma improvvisamente costringendo chev alla morte immediata.

I soli rimedi a questa sfortunata casualità sono:


-Correre all'impazzata senza mai fermarsi

-copulare

-Massicce dosi di efinefrina.


E' scontato che chev continuerà la sua folle ricerca compiendo tutte le azioni descritte sopra.


Se il preambolo di questo film pare adrenalico,la sua sola visione è oltremodo spettacolare.
Per tutta la durata del prodotto si ha quasi l'impressione di trattenere il fiato in attesa di quelle scene che possano infondere quella scarica di adrenalina,che ,peraltro, si ripetono con una costanza assolutamente incredibile.
A conferire maggiornemte questa sensazione di spettacolarità generale interviene una regia giovane ,diretta e originale.
Sono molti li split-screen che ,combinati opportunamente con inquadrature piu' o meno classiche ( i primi piani sono tutti eseguiti con steadycam e risultano quantomai soddisfacenti) conferiscono quel tasso di movimento e di dinamicità che in un film d'azione dovrebbero abbandonare lo spettatore esclusivamente ai titoli di coda.
Cosi' come la regia è dinamica e attiva, anche la fotografia è ricca di colori e luci.
In pochissime occasione notiamo ambienti bui o cupi.
Il cast,invece, si compone di elementi perlopiu' sconosciuti ad eccezione di quel decantato jason statham gia' osservato negli originali "transporter".
Riservo un piccolo encomio alla sceneggiatura che propone personaggi molto particolari e poco stereotipati nonchè una moltitudine di simpatici colpi di genio (e' essenziale e lampante la scena in cui chev copula con la sua ingenua ragazza al grido di "io sono vivoooo!")che potranno anche essere infimi e stupidi ,ma conferiscono al prodotto quella freschezza che ho potuto notare solo in film come slevin o sin city.
Un'ultima nota che mi preme descrivere riguarda le parti iniziali del film in cui la sensazione di smarrimento è rappresentata in modo del tutto simile alle scene iniziali di "the bourne identity".
Crank ,dunque, si presenta come una produzione originalissima non priva di difetti quali la scontatezza e l'eccessiva elemenatarietà che scompaiono dinanzi alla scoinvolgente schiettezza con la quale il film si dilunga nei suoi 85 minuti di durata.
Al solito ,vi lascio al trailer.



Boss_90

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